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L’Eurogruppo boccia l’Italia: “Debito cresce ancora, a rischio anche con flessibilità”

Per l’Eurogruppo, rispetto alla valutazione di novembre, il governo ha preso misure che aumentano il deficit e c’è un rischio significativo di sforamento anche se venisse accordata la massima flessibilità sui conti chiesta dall’Italia.
A cura di Antonio Palma
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L'Italia ha un deficit peggiorato, un debito ancora troppo alto e che è tornato a crescere mettendo a rischio il Patto di stabilità. Sono le conclusioni a cui è arrivato il vertice dell'Eurogruppo in corso oggi a Bruxelles per valutare le politiche economiche dei Paesi membri. Quella dell'Eurogruppo nei confronti del nostro Paese sembra una bocciatura senza mezze misure visto che, come è stato riportato nero su bianco nel documento finale, "l'Italia non rispetterà la regola del debito nel 2015 e 2016" e "il rischio di deviazione significativa rimane anche se venisse accordato il massimo potenziale di flessibilità". In definitiva, spiega l'Eurogruppo, il deficit strutturale si deteriora di 0,7% nel 2016, mentre dovrebbe migliorare di 0,1% il prossimo anno.

Al termine della riunione dei ministri delle finanze europei, durante la quale è stata valutata anche la legge di Stabilità del nostro governo, è stato precisato che rispetto alla valutazione di novembre in Italia "sono state prese misure che aumentano il deficit, e c'è un rischio di significativa deviazione dall'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine". L'Eurogruppo, pur riconoscendo "che il rapporto debito/Pil si è stabilizzato nel 2015 e comincia a scendere nel 2016", sottolinea però che "l'alto debito resta motivo di preoccupazione".

Per tutti questi motivi si consiglia al governo italiano, come a quelli di tutti i Paesi "i cui piani di bilancio sono a rischio di non rispetto delle regole", di "prendere tempestivamente misure addizionali per affrontare i rischi identificati dalla Commissione riguardo all'appropriata convergenza verso l'obiettivo di medio termine e il rispetto della regola del debito". In attesa della prossima valutazione dei nostri conti pubblici in primavera, l'Eurogruppo però ha spiegato di accogliere "con favore l'impegno dell'Italia ad attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2016 sia in linea con le regole".

Padoan: "Nulla di nuovo, sono ottimista"

Notizie che smorzano non poco l'ottimismo mostrato durante tutto il summit da parte del nostro Ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, che rispecchiano quello del governo. "Aspettiamo il via libera definitivo sulla flessibilità. Mi sembra che ci sia il riconoscimento che il debito è stabilizzato e comincerà a scendere, e che ci sono alcuni margini di aggiustamento che andranno sfruttati" aveva dichiarato infatti poco prima del documento finale Padoan. In merito un possibile richiamo al nostro Paese sui conti pubblici, lo stesso Ministro aveva assicurato che "fa parte della procedura standard, ma non c'è niente di nuovo, non sono preoccupato".

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