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L’esercito di Silvio risponde alle critiche: “Non ci fermeremo davanti a nulla”

“Abbiamo ricevuto decine di minacce e querele, ma non ci fermeremo dinnanzi ad alcuna intimidazione di qualsiasi carattere essa sia”, così il responsabile giovani del sito esercitodisilvio.it.
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Non si placano le polemiche intorno all'iniziativa dell'Esercito della Libertà, animato da attivisti del Popolo della Libertà, desiderosi di "difendere colui che rappresenta un patrimonio per i moderati italiani, batterci affinché la persecuzione che lo sta colpendo non possa ripetersi nei confronti di nessuno". Convinti che occorra "gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me credono e si riconoscono in lui e lanciare un messaggio chiaro ai detrattori del Presidente Berlusconi" affinché sappiano che "quand’anche lo condannassero o lo rendessero ineleggibile, non lo sconfiggeranno mai politicamente, poiché noi saremo schierati al suo fianco", i volontari non si fermano nemmeno davanti a critiche e denunce.

Come rivela in una nota Alessandro Bertoldi, responsabile giovani dell'esercito di Silvio: "Vi segnalo come in questo ore siano giunte al mio indirizzo a quello degli altri promotori dell'iniziativa web esercitodisilvio.it decine di minacce e una querela. Il querelante sostiene che la creazione di un sito web che contiene dei termini militareschi consista nella violazione della Costituzione che all'art. 18 vieta la creazione di eserciti paramilitari, la sua tesi non può davvero che farmi sorridere". Denunce che non lo preoccupano, anzi: 

Voglio essere chiaro sin da subito, non ci fermeremo dinnanzi ad alcuna intimidazione di qualsiasi carattere essa sia, siamo un "esercito di persone che moralmente condividono gli stessi valori e sostengono lo stesso leader" niente di più, ma non ci lasceremo fermare in questa ennesima "battaglia" di libertà, fondamentale per liberare l'Italia dall'odio di certi loschi figuri che non fanno altro che cercare di appesantire il clima politico e sociale nel nostro Paese.

Le iscrizioni al sito web sono oltre 8.000 e probabilmente mentre Vi sto scrivendo si staranno già avvicinando a 9.000, continueremo a registrarle finché gli Italiani ce ne faranno pervenire. Stanno tentando di fare a noi quello che hanno fatto per 20 anni al Presidente Berlusconi – conclude – perché in Italia chiunque stia al suo fianco finisce nel mirino e diventa un bersaglio del popolo dell'odio

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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