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Si dondola sulla sedia in classe, scivola e batte la testa: morto studente 17enne

Christian Lombardozzi, 16 anni, frequentava l’Istituto Alberghiero di Roccaraso, in provincia de L’Aquila. Si stava dondolando con la sedia quando è scivolato ed ha battuto la testa contro un muro o un termosifone.
A cura di Davide Falcioni
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Dramma a Roccaraso, in provincia de L'Aquila: uno studente dell'istituto alberghiero "G. Marchitelli" è morto battendo la testa probabilmente contro un termosifone che si trovava in classe. La vittima si chiama Christian Lombardozzi, aveva 17 anni e proveniva da Roccacinquemiglia. Stando alle prime testimonianze raccolte il giovane durante l'ora di lezione si stava dondolando con la sua sedia quando improvvisamente è scivolato cadendo all'indietro e battendo la nuca sul termosifone e sulla parete. Il ragazzo ha immediatamente perso conoscenza e ai suoi compagni di scuola, così come all'insegnante che stava tenendo la lezione, la situazione è apparsa subito molto grave.

Il ragazzo è stato inizialmente soccorso dal medico della scuola, che tuttavia ha potuto fare ben poco. Anche il rianimatore giunto dall'Aquila con l'elicottero del 118 si è dovuto arrendere perché purtroppo Christian era già morto. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri di Roccaraso e di Castel Di Sangro che hanno provveduto ad effettuare i rilievi chiedendo l'intervento del magistrato per risalire alle cause dell'incidente. I, queste ore i militari stanno ascoltando gli insegnanti e i compagni di classe presenti al momento dell'incidente. Dalle prime informazioni sembrerebbe che il 16enne sia caduto a seguito dello scivolamento della sedia per dondolio sbattendo poi la nuca sul termosifone o sul muro.

Don Renato, parroco di Roccaraso, ha commentato: "E' una tragedia che ha colpito l'intera comunità. Christian è un ragazzo della mia parrocchia, un ragazzo vivace come tutti quelli della sua età, un giovane pieno di vita, pieno di interessi. Ultimamente aveva preso il patentino per la ricerca dei tartufi e lo vedevi sempre in giro per le campagne e per i boschi con i suoi due cani alla ricerca di questo prezioso tubero. Di una bontà unica, di una semplicità naturale per quell'età e anche con una costanza nel fare le cose che gli piacevano. Quando credeva in qualcosa si impegnava e la portava a termine. La disgrazia è una sciagura incredibile per tutta questa piccola comunità di Roccacinquemiglia che conta solo 180 anime".

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