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L’appello di Fidel Castro alla Corea del Nord: “Evitare la guerra nucleare”

L’ex presidente di Cuba esorta Kim Jung-Un a non innescare il conflitto che “causerebbe danni al 70% della popolazione del pianeta”. Poi rivolge il suo appello a Obama, ricordando che ha il “dovere” di evitare lo scontro.
A cura di Biagio Chiariello
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fidel castro 2013

"Evitare una guerra" che non porterebbe "alcun beneficio" per i due Paesi della penisola coreana e, anzi, causerebbe "danni" per la maggior parte della "popolazione del pianeta". A parlare non è una voce qualsiasi, ma quella di Fidel Castro, che, in una sua "reflexion" pubblicata dai giornali cubani, esorta Pyongyang, storico alleato di Cuba, a non andare oltre la bellicosa retorica. Voglio "spiegare", scrive il lider maximo, "la gravità di un fatto tanto incredibile quando assurdo, come la situazione creata nella penisola coreana, in un'area geografica dove si concentrano quasi 5 dei 7 miliardi di persone che abitano il pianeta. Si tratta di uno dei più gravi rischi di guerra nucleare dopo la crisi dell'ottobre 1962 a Cuba". Nel testo ricorda come "la Repubblica Popolare Democratica di Corea ha sempre avuto rapporti amichevoli con Cuba" e lui stesso ha avuto "l'onore di conoscere a Kim Il-sung, una figura storica, notevolmente coraggiosa e rivoluzionaria". Quindi lancia la sua frecciata contro il nuovo leader norcoreano Kim Jung-Un che avrà pure "dimostrato le sue conquiste tecniche e scientifiche", ma "le ricordiamo i suoi doveri con paesi che sono stati suoi grandi amici – scrive Fidel – e non sarebbe giusto dimenticare che questa guerra colpire il modo particolare oltre il 70% della popolazione mondiale". E Castro tira in ballo anche Barack Obama quando afferma che in caso di conflitto causato da Pyongyang "il governo di Barack Obama nel suo secondo mandato sarebbe sepolto da un diluvio di immagini che lo presenteranno come il personaggio più sinistro della storia degli Stati Uniti. Il dovere di evitarlo è anche suo e del popolo americano".

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