L’allarme dell’Interpol: “Aspiranti jihadisti sulle navi da crociera”

Centinaia di aspiranti jihadisti stanno facendo incetta di biglietti di navi da crociera dirette in Turchia per unirsi ai combattenti dell'Isis in Siria e Iraq. A lanciare l'allarme una fonte autorevole della sicurezza internazionale, il numero uno dell'Interpol, l'americano Ronald Noble. Parlando da Monaco il capo dell'Interpol ha spiegato che da fonti di intelligence si è scoperto che i jihadisti volontari stanno prenotando da tempo viaggi su navi da crociera o anche semplici navi passeggeri dirette in Turchia per evitare i massicci controlli avviati in tutta Europa per bloccare i militanti decisi a unirsi al Califfato Islamico. Con questa tecnica infatti gli aspiranti combattenti dell'Isis evitando gli aeroporti molto sorvegliati optando per un mezzo di trasporto meno consono ma anche meno controllato.

Maggiori controlli

“Siccome sanno che gli aeroporti sono oramai rigidamente controllati, scelgono sempre più altri mezzi, come le navi da crociera”, ha spiegato Noble nel suo intervenuto all’assemblea annuale dell’organizzazione delle forze dell’ordine internazionali, sottolineando che ci sono “prove concrete che persone sospette, soprattutto in Europa, stanno viaggiando su questo tipo di navi, avendo principalmente come meta la città di Izmit e altri porti della Turchia”, da cui le zone dei combattimenti sono abbastanza facili da raggiungere. Non si sa con esattezza il numero di persone coinvolte e il fenomeno viene definito come “relativamente recente”, ma è cresciuto negli ultimi tre mesi. Per questo Noble ha lanciato un appello ai Paesi e alle compagnie di navigazione interessate affinché rafforzino i controlli.