35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’allarme del Viminale: “Stanno arrivando altri 20mila profughi in Italia”

Il flusso di migranti in arrivo nel nostro Paese non accenna ad arrestarsi e, anzi, dal prossimo mese sembra destinato ad assumere proporzioni allarmanti. Il Ministero dell’Interno vaglia l’ipotesi di attrezzare anche ex carceri e aree industriali per l’accoglienza.
A cura di Biagio Chiariello
35 CONDIVISIONI
Immagine

"Fino al 30 settembre prevediamo l'ingresso di altri 20mila nuovi profughi". E’ un allarme davvero preoccupante quello lanciato dal Ministero dell’Interno, di cui riferisce oggi Repubblica. L’ondata di arrivi non conosce sosta. Ogni mese il numero aumento, mentre sono già 340mila i migranti o profughi entrati in Europa tra gennaio e luglio, secondo i dati di Frontex.  Nello stesso periodo dello scorso anno la cifra era di 123.500, mentre erano stati 280mila in tutto il 2014. Nel solo mese di luglio si è raggiunta quota 107mila. Mentre l'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) segnala 2.373 migranti morti da gennaio al 24 agosto nel tentativo di arrivare in Europa via mare. I profughi nel nostro Paese arrivano specialmente dalla Libia, la rotta "più letale al mondo", spiegano dall'Oim. Repubblica scrive  che “a ieri i migranti giunti in Italia nel corso dell'anno hanno raggiunto quota 111.354: per lo più eritrei (29.019), nigeriani (13.788), somali (8.559), sudanesi (6.745) e siriani (6.324) […]. Il sistema d'accoglienza è al limite: ospita 93.608 profughi, tra centri governativi e strutture temporanee regionali. Le regioni sostengono il carico maggiore con ben 64.224 migranti ospitati sul loro territorio. Le più investite sono la Sicilia (che accoglie il 16% dei migranti), la Lombardia (13%), il Lazio (9%), la Campania (8%), il Piemonte (7%) e il Veneto (7%)”.

Se la rete d'accoglienza dovesse collassare, si apriranno vecchie caserme, aree industriali in disuso e perfino ex penitenziari, a cominciare dal carcere di Morcone, in provincia di Benevento, scrive Repubblica.

Ma il Viminale è impensierito soprattutto dal flusso degli ultimi giorni. Dopo i 4mila profughi soccorsi in mare pochi giorni fa – ragionano dal Ministero – si pensava che il flusso avrebbe cominciato a rallentare, invece no. Aumentano le vittime e i trafficanti si fanno sempre più feroci, come se avessero fretta di liberarsi del grosso del ‘carico' entro l'estate". E sempre nell’ultimo periodo sembra essersi intensificato il flusso di arrivi dal Marocco. “È da tempo che non accadeva – confermano dal ministero – probabilmente la chiusura della frontiera con la Spagna li ha spinti su una nuova rotta verso l'Italia. Ma i marocchini li rimandiamo tutti a casa, abbiamo infatti un buon accordo di riammissione con il Marocco". Il Viminale è preoccupato però anche dal anomalo flusso di minori stranieri non accompagnati. Per lo più 16-17enni egiziani, scrive Repubblica. Nazionalità solitamente soggetta a espulsione. "Ma i minori sono soggetti vulnerabili, la legge ci impedisce di rimandarli indietro fino al raggiungimento della maggiore età".

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views