Kiev bombarda Donetsk, 12 morti: stavano ritirando aiuti umanitari

Almeno 12 persone, di cui sette civili, sono morte in seguito a una nuova strage a Donetsk, città roccaforte degli indipendentisti ucraini bombardata questa mattina dall'esercito governativo di Kiev: stando a quanto riportano le autorità della Repubblica Popolare di Donetsk due persone sarebbero state colpite mentre attendevano il filobus mentre altre cinque sono morte mentre si trovavano in coda per ottenere gli aiuti umanitari. Il ministro della Difesa della Repubblica Popolare ha comunicato che l'attacco – che ha causato altri 23 feriti, alcuni dei quali gravi – è stato portato in una zona residenziale a nord della città dalle forze dell'esercito ucraino. In seguito al bombardamento missilistico la sede di smistamento degli aiuti umanitari è stata sgomberata per il timore di nuovi attacchi. Nella città simbolo degli indipendentisti quello di oggi non è che l'ennesimo attacco nell'ambito di un'escalation preoccupante: il 24 gennaio a Mariupol, vicina città portuale, 30 persone sono state uccise e altre 100 ferite. Due giorni prima altri 15 civili sono morti in seguito a un attacco missilistico in una fermata dei filobus di Donetsk.

La situazione in Ucraina è dunque ancora disperata e a quanto pare lungi dal migliorare. I colloqui di Minsk, previsti per oggi nella capitale bielorussa, sono stati annullati: i rappresentanti delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno lasciato la città accusando i rappresentanti del governo di Kiev di aver rifiutato di partecipare ai negoziati.