Kenya, jihadisti di Al-Shabaab decapitano un cristiano
Dopo la terrificante esecuzione del reporter americano James Foley da parte dei miliziani dello Stato Islamico, giunge notizia di una nuova decapitazione. I jihadisti somali al Shabaab avrebbe messo a morte un cristiano kenyano che avevano rapito nei giorni scorsi vicino all'isola di Lamu, in Kenya. Lo ha riferito la polizia locale. I fondamentalisti avevano sequestrato quattro uomini, tre commercianti ed un autista, mercoledì, portandoli nella foresta di Boni, nei dintorni dell'arcipelago kenyano. I primi sono stati liberati perché musulmani, l’autista è stato invece decapitato perché cristiano. La polizia ha riferito che il corpo della vittima è stato rinvenuta ieri nella foresta, mentre i tre uomini rilasciati avrebbero riferito che gli assalitori erano armati e si sono presentati come “Shabaab in missione in Kenya per combattere le forze kenyane in rappresaglia all'intervento delle forze di Nairobi in Somalia”. E proprio Lamu, è stata teatro da metà giugno di una serie di incursioni cui hanno perso la vita decine di persone e che hanno dissuaso molti turisti ad avventurarsi nell'arcipelago. L’attentato più drammatico degli ultimi tempi, però, gli estremisti l'hanno perpetrato al centro commerciale Westgate della capitale keniana Nairobi, dove nel settembre 2013 sono morte più di 60 persone, oltre a centinaia di feriti.
Chi è Al-Shabaab
Al-Shabaab è un gruppo islamista attivo in Somalia, considerato la cellula somala di Al Qaeda con cui si è fusa nel 2012. Obiettivo del gruppo, come si evince da una dichiarazione del giugno 2012, è imporre la sharia in Somalia e nel resto del Corno d’Africa, combattendo contro il governo di Mogadiscio e le due nazioni apostate, Kenya ed Etiopia. Un rapporto dell'ONU del 2006 ha indicato Iran, Libia ed Egitto come principali sostenitori di questo gruppo.
