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Jobs Act, Cgia: “Possibili 8mila assunzioni nei primi tre mesi del 2015”

Le stime della Cgia sulla propensione ad assumere da parte dei titolari d’azienda nei primi mesi dell’anno.
A cura di Antonio Palma
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Con l'entrata in vigore della nuova riforma del lavoro voluta dal governo, il cosiddetto Jobs Act, potrebbero arrivare buone notizie anche nel campo dell'occupazione. Come segnala la Cgia di Mestre citando una analisi di Unioncamere, infatti, attorno alle nuove norme in materia di lavoro c'è molto interesse da parte degli imprenditori che si dicono pronti ad assumere nuovo personale. Un interesse che secondo l'analisi potrebbe portare all'assunzione di oltre 8mila lavoratori nel primo trimestre dell'anno. "A partire dal mese di marzo ci sono due grosse novità in materia di lavoro: entrano in vigore i decreti attuativi del Jobs act e i lavoratori dipendenti possono chiedere al proprio titolare di ricevere in busta paga il trattamento di fine rapporto maturato in questo mese" spiegano dall'associazione degli artigiani, aggiungendo: "Le aspettative legate alle nuove disposizioni in materia di lavoro sono molto elevate grazie all'estensione delle tutele ai lavoratori che ne erano privi, all'eliminazione dei contratti precari e al prossimo riordino degli ammortizzatori sociali".

L'umore degli imprenditori

In realtà, come precisa lo studio, "dati statistici ancora non ce ne sono", ma la periodica indagine sulle previsioni occupazionali delle imprese dell'industria e dei servizi riferita al primo trimestre di quest'anno realizzata dai ricercatori dell'Unioncamere nazionale, indica che "il saldo occupazionale in Italia dovrebbe essere pari a +8.390 unità". "È utile sottolineare che questi dati non hanno nessun rigore statistico" ha ricordato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, aggiungendo: "Tuttavia, essendo il risultato di un'indagine telefonica su un campione qualificato di titolari d'azienda, ci consente di testare lo stato d'animo delle imprese che, a quanto pare, sembra meno negativo di qualche mese fa". "Non sappiamo se il previsto aumento della platea occupazionale sia dovuto alle misure previste dal Jobs act, oppure sia da ricondurre alle agevolazioni contributive introdotte con la legge di stabilità 2015" ha proseguito Bortolussi, concludendo: "sta di fatto che qualche segnale positivo comincia a fare capolino anche nel mercato del lavoro del nostro Paese".

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