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Jacopo, ucciso in 6 mesi da un tumore a soli 17 anni: “Ci incoraggiava fino all’ultimo”

Il tragico destino di Jacopo Ulema, studente della terza classe di un istituto tecnico industriale che viveva a Camponogara, Venezia. “Era un ragazzo eccezionale”, ricorda il padre.
A cura di Susanna Picone
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Se n’è andato a soli diciassette anni Jacopo Ulema, un ragazzo di Camponogara (Venezia) che frequentava la classe terza all’istituto tecnico industriale Cardano di Piove di Sacco. Nulla ha potuto contro un tumore, che lo ha ucciso nel giro di poco più di sei mesi. A raccontare chi fosse Jacopo è il papà Tonino, un imprenditore artigiano nel campo degli impianti elettrici conosciuto in tutta la Riviera del Brenta. Come si legge sul Mattino di Padova, l’uomo ha parlato del suo Jacopo come di un ragazzo eccezionale, pieno di vitalità e di amici. “Era un grande appassionato di musica, di tutti i tipi, che ascoltava e mixava. Seguiva con interesse le partite di calcio, era tifoso del Milan. In ospedale finché ha potuto ha seguito tutte le lezioni con il computer: erano venuti a trovarlo compagni di classe e professori”, ha detto ancora l’uomo che, in lacrime, ha raccontato il momento in cui il figlio ha scoperto di essere malato e tutto il suo calvario.

“Jacopo ha sempre sopportato tutto con il sorriso sulle labbra” – “I primi sintomi del terribile male, un linfoma maligno all’intestino, sono arrivati verso i primi di settembre dello scorso anno. Verso la fine del mese la terribile diagnosi”, ha detto spiegando di aver cercato tutte le cure possibili per il figlio. Ma il linfoma era molto esteso e di fatto era inoperabile. In questi mesi Jacopo ha affrontato prove durissime: ricoverato nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova, è stato portato in terapia intensiva e sedato in continuazione a causa delle complicanze ai polmoni e altri organi. “Jacopo, nonostante tutta questa sofferenza ha sempre sopportato tutto con grande forza e con il sorriso sulle labbra. Ci faceva lui coraggio quando vedeva me e sua mamma depressi per la situazione”, ha aggiunto papà Tonino.

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