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Ius soli, news sulla riforma della cittadinanza

Ius soli, il senatore Pd Luigi Manconi: “Strategia rovinosa, bastava chiedere la fiducia”

Il senatore del Pd e presidente della Commissione Diritti Umani scrive una lettera aperta al premier Gentiloni. Si chiede come mai sullo ius soli il governo non abbia chiesto la fiducia: “Un disegno di legge ripetutamente da te definito “imprescindibile”. E, allora, come mai si è deciso di non ricorrervi in questo caso?”
A cura di Annalisa Cangemi
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La lettera aperta al premier Gentiloni scritta dal senatore Dem Luigi Manconi si interroga sul tema caldo dello ius soli, la cui mancata calendarizzazione per il mese di settembre ha generato polemiche. e ritorna sul punto nodale, la questione dei voti mancanti. Il senatore del Pd e presidente della Commissione Diritti Umani apostrofa il premier dandogli del "tu": "Dal momento che questa è una lettera aperta a te indirizzata, mi piacerebbe ricevere una tua risposta altrettanto aperta".

Secondo il ragionamento di Manconi la fiducia sullo ius soli è solo una questione di scelta politica: "Dall'inizio di questa legislatura il governo, guidato da te e dai tuoi predecessori, ha chiesto la fiducia al Senato per 61 volte – ricorda Manconi – per 49 volte ho risposto positivamente, per 7 ho negato la fiducia, per 5 non ho partecipato al voto (per ragioni di salute). Come mai non si è fatto ricorso a questa procedura a proposito del disegno di legge sullo ius soli? Un disegno di legge ripetutamente da te definito "imprescindibile"? Come mai si è deciso di non ricorrervi in questo caso? Si dice: "non ci sono i numeri". Ma la politica insegna che, i numeri, li si conquista". È deluso Manconi e avverte che nei prossimi mesi potrebbe anche negare il suo voto di fiducia su altri provvedimenti durante questa legislatura.

Questa mattina Gentiloni a Corfù al termine del bilaterale con Alexis Tsiprasha ha risposto ad una domanda sul dibattito in Italia sullo ius soli."Non devo ricordare quando finisce e quando inizia l'autunno: è consapevolezza acquisita – ha detto sarcasticamente il premier – Resto alle parole che ho detto alcune settimane fa. Siamo ancora in estate, l'impegno che abbiamo descritto rimane. E' un lavoro da fare". 

Ma di questo Manconi non è affatto convinto: "Si rinuncia al primo e principale strumento di una possibile integrazione, com'è quello rappresentato dall'accesso alla cittadinanza. Esattamente questo è ciò che, senza mezzi termini, risulta agli occhi dell'opinione pubblica. E allora, per quanto mi riguarda, mi è impossibile assecondare ulteriormente questa strategia rovinosa".

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