Italiano torturato e ucciso a Santo Domingo
Un commerciante italiano di 68 anni originario di Bologna è stato trovato morto ieri nel bagagliaio della sua auto a Santo Domingo dove si era trasferito da qualche tempo per rifarsi una nuova vita. Una morte che ha assunto subito contorni raccapriccianti visto che come rivela il Resto del Carlino sul corpo del commerciante sono stati trovati evidenti segni di tortura e uno degli ultimi messaggi dell'uomo sul suo diario è stato "Sono caduto in trappola, questa è l’ultima cazzata che farò prima di morire". Il cadavere del commerciante, abbandonato nella sua auto sulla costa nord dell’isola, era sfigurato con il volto completamente tumefatto e il corpo martoriato da coltellate. Secondo una prima ricostruzione l'uomo sarebbe stato aggredito al rientro nella sua abitazione con colpi di bastone alla testa per poi essere accoltellato, trascinato sulla ghiaia e strangolato con un filo elettrico.
La polizia di Santo Domingo ha già avviato le indagini e fermato un sospettato, un cittadino dominicano accusato dell'omicidio con la complicità di un amico. Resta da capire il perché di tanto accanimento sul commerciante bolognese se come si pensa si sia trattato di una rapina. Si sospetta che i banditi volessero la combinazione della cassaforte, anche se la vicenda resta ancora oscura. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione della terza moglie dell'uomo, anche lei un cittadina dominicana di 36 anni sospettata di essere la mandante del delitto. Lei ha negato ogni addebito assicurando di trovarsi altrove al momento dell'efferato omicidio. I familiari in Italia chiedono che sulla vicenda sia fatta piena luce, "dopo questo scempio vogliamo una sola cosa: giustizia" ha dichiarato il figlio della vittima.
