43 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Italiani uccisi in Libia, carabinieri in ditta Bonatti: indagato un dirigente

Si tratta della società di Parma per la quale lavoravano Fausto Piano e Salvatore Failla, i due operai morti nel marzo scorso durante il sequestro da parte di gruppi armati libici. Dennis Morson, responsabile della logistica in Medio Oriente per conto del gruppo italiano, è indagato dalla procura di Roma.
A cura di Biagio Chiariello
43 CONDIVISIONI
Immagine

Omicidio colposo e violazione della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono le accuse alle quali è chiamato a rispondere Dennis Morson, operation manager della società parmense Bonatti spa, ora indagato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sulla morte di Salvatore Failla e Fausto Piano. Gli uomini del Ros, su ordine degli investigatori, stamattina hanno perquisito la sede della Bonatti a Parma, la società per la quale lavoravano i due operai morti nel marzo scorso durante il sequestro da parte di gruppi armati libici.

Nei confronti del manager, i magistrati ipotizzano che abbia in qualche modo contribuito per colpa al decesso di Piano e Failla, omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare la loro incolumità fisica durante il trasferimento in Libia. A parere degli inquirenti della Capitale si è di fronte ad “una ipotesi di concorso di cause indipendenti costituite da un lato dalle omissioni (senza le quali non vi sarebbe stato il sequestro) colpose della Bonatti.” Le perquisizioni hanno anche l’obiettivo di acquisire la documentazioni necessarie per identificare la responsabilità delle singole persone all'interno della Bonatti.

I due tecnici erano stati rapiti nel luglio del 2015 assieme ai colleghi Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, questi ultimi due liberati e tornati in Italia a marzo. La procura capitolina, sta cercando di capire in generale per quale motivo i quattro italiani raggiunsero la città di Mellitah (Libia) via terra da Djerba (Tunisia), con una vettura guidata da un autista libico, e non via mare come era sempre avvenuto in passato. A tal proposito, Morson aveva spiegato che, una volta a Mellitah, i tecnici dovevano raggiungere “d’urgenza” un’altra località a 700 chilometri di distanza. Per questo si era deciso lo spostamento in macchina. Calcagno e Pollicardo avano confermato che i loro carcerieri erano libici che non pregavano e non erano membri dell’Isis.

43 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views