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Italiana uccisa in Kenya, arrestato il giardiniere della coppia

La polizia locale ha arrestato il giardiniere di Maria Laura Satta e del marito Luigi Scassellati. Per gli inquirenti sarebbe coinvolto nella rapina in casa finita in tragedia. Il 72enne intanto dal letto d’ospedale non si dà pace per non essere riuscito a salvare la moglie.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe esserci la svolta nelle indagini sull'uccisione di Maria Laura Satta, la donna italiana  di 72 anni aggredita nella sua villa in Kenya lo scorso 23 luglio insieme al marito Luigi Scassellati.  Secondo quanto scrivono alcuni giornali del Paese africano, infatti, la polizia locale avrebbe arrestato nelle scorse ore il giardiniere della coppia. L'uomo sarebbe stato fermato perché sospettato di essere coinvolto nell'aggressione o, almeno, nell'organizzazione della rapina finta in tragedia. Al momento non si sa quale siano le prove effettive a carico dell'uomo.

Intanto sulla costa nord del Paese africano, dove sono avvenuti i fatti,  arriveranno in tarda mattinata i figli della coppia, Roberto e Stefano. Il padre infatti resta ancora ricoverato in ospedale a seguito del gravi ferite riportate nell'aggressione. Il 72enne imprenditore sassarese, scampato per miracolo al commando armato, intanto ha ripreso conoscenza. Dal suo letto presso il Mombasa Hospital, l'uomo ha confessato di sentirsi in colpa per l'accaduto sia perché non è riuscito a difendere la moglie sia perché l'aveva convinta lui a trasferirsi in Kenya.

"Lei non ce l'ha fatta e mi sento in colpa perché sono stato io ad insistere affinché acquistassimo questa villetta in Kenya", ha spiegato infatti il 72enne ai cronisti di Africa ExPress, confermando di non ricordare bene cosa sia accaduto in quei drammatici momenti. "Tutto ciò che ricordo è che sabato sera Laura e io abbiamo cenato e poco dopo siamo andati a dormire. Il ricordo successivo è in questo letto di ospedale", ha dichiarato l'uomo nella cui mente però iniziano a riaffiorare alcuni passaggi:  "Lei era a terra in un bagno, piena di sangue e non si muoveva. La chiamavo, ma non rispondeva".

Sul caso della morte della donna e dell'aggressione al marito anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine ipotizzando i reati di omicidio, lesioni e rapina. L'inchiesta è stata affidata al pm Sergio Colaiocco che, in stretto contatto con la Farnesina, ha già chiesto con una rogatoria internazionale di poter eseguire accertamenti nel paese africano.

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