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Italia-Tonga: si soffre, ma si vince

Partita sofferta, sia per il valore degli avversari, sia per il cattivo primo tempo degli azzurri. Tra 7 giorni a Roma arrivano gli All Blacks. E saranno necessarie maggiore attenzione e più carattere.
A cura di Redazione
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A leggere il risultato dell'ultimo scontro diretto tra Italia e Tonga nel 2005, conclusosi 38-0 per noi, si sarebbe potuto pensare che la squadra oceanica fosse robetta. Non era così e non lo è stato nemmeno oggi. Il Tonga è la 12a forza mondiale e appena l'anno scorso batté la Francia. Oggi l'Italia ha vinto e ha potuto rendere giustizia sia al bagno di folla del Rigamonti, sia alla classifica ranking mondiale che già prima della gara vedeva gli azzurri all'11° posto. Ovvero solo una posizione sopra ai tongani.

Lorenzo Cittadini in azione
Lorenzo Cittadini in azione

La partita è stata sofferta. Il primo tempo si è chiuso sul 18-16 per gli azzurri che dopo appena 4 minuti si sono visti superare dagli ospiti grazie alla punizione di Apikotoa. "Non tutto il male vien per nuocere" e così gli italiani realizzano subito la pericolosità del Tonga e presto, al 7′, reagiscono con la meta di Cittadini. A questo punto le due formazioni segnano e si sopravanzano alternativamente, con l'Italia che passa in vantaggio ma si vede poi raggiungere dal Tonga grazie a Taumalolo. Apikotoa trasforma e dal vantaggio gli azzurri si trovano a dover recuperare (11-16). Quando sta scadendo il primo tempo, la mischia azzurra spinge Ghiraldini in meta, trasformata poi da Burton.

Il secondo tempo continua a regalare emozioni, con una partita che resta in fondo sempre aperta nonostante l'Italia si presenti decisamente più attenta e combattiva. Al 13′ gli azzurri segnano con la punizione di Burton, mentre il Tonga, giallo a Lokotui, conta un uomo in meno. Con la punizione siglata da Burton al 25′ l'Italia si porta a 28 punti, mentre gli ospiti restano ai 16 del primo tempo. Ma la partita non è chiusa, il Tonga c'è e 3′ dopo la punizione di Burnel, al 28′, c'è la meta di Vainikolo e la trasformazione di Apikotoa. Sono gli ultimi sussulti prima del fischio finale che sancisce la vittoria dell'Italia per 28-23 sul Tonga.

Più volte si è detto che la vera gara da vincere nei test match di novembre era proprio quella contro il Tonga che, calendario alla mano, era la partita più alla portata degli azzurri. Tra 7 giorni, infatti, all'Olimpico di Roma troveremo gli attuali campioni del mondo: gli All Blacks della Nuova Zelanda. Non sarà facile tenere i nervi saldi e non lasciarsi travolgere  dai campioni. Sarà necessario dimenticare l'Italia vista nel primo tempo contro il Tonga e ricevere la scarica di adrenalina che offrirà il pubblico di Roma.

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