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L’Italia è ultima in Europa per numero di laureati

Lo si evince dai dati Eurostat 2013. Soltanto il 22,4% degli italiani compresi tra i 30 e i 34 ha completato gli studi universitari. Male anche per dispersione scolastica, siamo quintultimi.
A cura di B. C.
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 Nonostante dei significativi passi avanti, l'Italia resta l'ultimo paese in Europa per percentuale di laureati. Lo segnala un rapporto di Eurostat pubblicato oggi e relativo al 2013, che evidenzia come soltanto il 22,4% degli italiani compresi tra i 30 e i 34 abbia completato gli studi universitari. La percentuale italiana è la più bassa di tutti i 28 paesi dell’Unione europea. Sui gradini più bassi del podio, dopo il Belpaese, si piazzano la Romania (22,8%) e la Croazia (25,9%), seguite da Malta (26%), mentre la media Ue si attesta al 37%. Male anche  la posizione italiana (23esimasu 28) per numero di ragazzi tra i 18 e 24 anni che hanno abbandonato studi e formazione dopo la scuola media, ben il 17%. Va comunque detto che l'Italia ha fatto dei progressi visto che nel 2002 la percentuale dei laureati era solo al 13,1%, ma pur essendo migliorata la nostra posizione è passata dalla quintultima (dell'epoca) all'ultima di 11 anni dopo.

In realtà dal 2002 al 2013, si sottolinea nel rapporto dell’Eurostat, c’è stata una crescita costante della percentuale di persone laureate nell’Unione europea, passata dal 24% al 37%. I paesi con il più alto numero di ‘dottori' sono invece Irlanda (52,6%), Lussemburgo (52,5%) e Lituania (51,3%). L'obiettivo italiano è di raggiungere un tasso di laureati nella fascia tra i 30 e i 34 anni di almeno il 26% entro il 2020. A livello Ue l'obiettivo è del 40%. Guardando ai generi, le donne italiane fanno molto meglio degli uomini. Il 27,2% delle trentenni sono laureate, a fronte del 17,7% degli uomini. Per quanto concerne invece la percentuale di abbandono scolastico dei giovani fra i 18 e i 24 anni, l'Italia è quintultima. Percentuale che è comunque diminuita costantemente, dal 17% del 2002 al 12 del 2013.

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