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“Italia deve spendere 12 miliardi della UE entro il 2015 o si perderanno”

Secondo quanto emerge dalla ricognizione effettata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, l’Italia ha utilizzato 35,4 miliardi di euro dei 47,3 messi a disposizione dai Fondi strutturali. Ciò significa che vanno ancora utilizzati circa 12 miliardi.
A cura di Susanna Picone
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L’Italia deve ancora utilizzare 12 miliardi di fonti Ue. È quanto emerge dalla ricognizione effettuata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre al 28 febbraio scorso. L'Italia ha utilizzato 35,4 miliardi di euro dei 47,3 messi a disposizione dai Fondi strutturali: la maggior parte di questi 47,3 miliardi di euro arriva dall'Europa e fa parte della Programmazione 2007-2013. “Per non perdere 12 miliardi di fondi europei e nazionali – ha spiegato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – dovremo spenderli e rendicontarli entro la fine del 2015, scadenza che difficilmente l'Ue prorogherà. Alla luce del fatto che nel 2013 abbiamo rendicontato 5,7 miliardi e nel 2014 attorno ai 7,5, appare difficile che nei pochi mesi che rimangono alla fine di quest'anno riusciremo a spendere e a contabilizzare tutta questa dozzina di miliardi”.

Sono i Paesi del Nord Europa a farsi carico degli sforzi economici maggiori per sostenere l'Ue – La Cgia di Mestre ha anche analizzato il contributo finanziario netto allo sviluppo di tutti i paesi dell'Ue. È emerso che nel periodo 2007-2013 il nostro Paese ha versato a Bruxelles 109,7 miliardi di euro e ne ha ricevuti 71,8: “Nel rapporto dare/avere con l'Ue – ha detto Bortolussi – in questo settennato abbiamo registrato un saldo negativo di 37,8 miliardi di euro. Dopo la Germania, il Regno Unito e la Francia, siamo il quarto contribuente netto a garantire l'azione dell'Unione. Se, invece, prendiamo come parametro di riferimento il dato pro-capite, sono i paesi nordici a guidare la graduatoria, mentre l'Italia scivola all'undicesimo posto, con uno sforzo economico per residente pari a soli 623 euro”. Analizzando la differenza assoluta tra le risorse versate e quelle accreditate a ciascun Stato dell'Ue nel periodo tra il 2007 e il 2013, il maggior contributore è la Germania, dietro troviamo il Regno Unito, la Francia, e l'Italia. Se, invece, prendiamo come termine di raffronto il dato pro-capite, il maggior sostenitore dell'Ue è il Belgio, con 1.714 euro.

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