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Istat: produzione industriale ad ottobre sopra le attese, +0,5%

Ad ottobre produzione industriale positiva rispetto al mese precedente anche se su base annua il dato resta negativo.
A cura di Antonio Palma
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Buoni segnali arrivano oggi dalla produzione industriale italiana che lascia sperare in una prossima ripresa dell'industria dopo mesi di declino per la crisi economica. Come segnala l'Istat, infatti, a ottobre 2013 l'indice destagionalizzato della produzione industriale italiana è aumentato dello 0,5 per cento rispetto a settembre. Un dato doppiamente positivo perché in primis va ben oltre le attese della vigilia che parlavano di un più contenuto +0,2%, ma anche perché rappresenta il secondo dato positivo consecutivo dopo l'incremento già registrato nel mese di settembre e il dato più robusto da gennaio di quest'anno. Nel dettaglio, a ottobre l'indice destagionalizzato della produzione industriale registra una sola variazione negativa, quella del comparto dell'energia che fa registrare un -0,9%, mentre gli aumenti più significativi ci sono per i beni di consumo che registrano un +0,8%, per i beni intermedi che segnano un +0,6%, e per i beni strumentali il cui aumento è stato dello 0,5%. Come spiega sempre l'istituto di statistica nazionale, però, su base tendenziale l'indice della produzione industriale italiana continua a far registrare un segno meno mostrando una calo dello 0,5%. Nella media del trimestre agosto-ottobre l'indice infatti ha registrato una flessione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e negli ultimi dieci mesi dell'anno il calo della produzione industriale è stato del 3,6%. Numeri che indicano chiaramente che l'anno chiuderà con un dato negativo sulla produzione.

Le attività in ripresa e quelle in calo –  Nel dettaglio a ottobre 2013, per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+14,9%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+9,0%). Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori dell'attività estrattiva (-13,2%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,4%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (-6,4%).

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