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Istat: Pil italiano ancora in negativo (-0,4%). Nel 2014 sotto i livelli del 2000

Il 2014 sarà ricordato per le difficoltà sul fronte occupazionale e lavorativo, ma anche per il rapporto tra il debito e il Pil: l’economia italiana è diminuita dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Lo dicono i dati dell’Istat.
A cura di Biagio Chiariello
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Il 2014 non è stato un bell’anno per l’Italia. Lo dicono innanzitutto i numeri dell’Istat sulla disoccupazione, in aumento rispetto al 2013. Ma anche quelli sui conti pubblici non vanno bene, Il Pil, rispetto al 2014, è infatti calato dello 0,4% rispetto all'anno precedente portandosi sotto i livelli del 2000. Cresce pure il rapporto deficit/Pil che si è attestato al 3%, salendo dello 0,1% rispetto al 2013 quando era al 2,9%. Il dato, sottolinea l’istituto nazionale, è in linea con le previsioni contenute nella Nota di aggiornamento del Def. Difficoltà anche per il rapporto tra il debito e il Prodotto Interno Lordo. Secondo quanto riferito dall'Istat è infatti salito dal 128,5% del 2013 al 132,1% di quest'anno: il massimo dal 1995, da quando cioè sono state cominciate le serie storiche. C’è da dire che le previsioni del governo nella Nota di aggiornamento Def riferivano nel quadro programmatico un rapporto del 131,6%, quindi una stima leggermente più ottimistica.

 I dati sul Pil in volume

Nel 2014 in termini di volume, il Pil segna una discesa dello 0,4%. Nel 2013 si era registrato una diminuzione dell'1,7%. Il Pil in volume è sceso al  di sotto del livello registrato nel 2000. Per quanto riguarda la domanda interna nel 2014, in termini di  volume, c’è una variazione nulla dei consumi finali nazionali e un calo del 3,3% degli investimenti fissi lordi. Per quel che riguarda i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,7% e le importazioni dell'1,8%.
I dati disponibili per i maggiori paesi sviluppati indicano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti (2,4%), in Germania (1,6%) e in Francia (0,4%).

 Pressione fiscale torna a salire

La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013.Nel 2012 si era toccato lo stesso livello del 43,5% .Nel 2014 le entrate totali delle amministrazioni pubbliche sono cresciute dello 0,6% rispetto all’anno precedente. L’incidenza sul Pil è del 48,1%. Le entrate correnti hanno registrato una crescita dello 0,9%, risultando pari al 47,7% del Pil. In particolare, le imposte indirette hanno subito un aumento del 3,3%, riflettendo prevalentemente l’incremento del gettito dell’Iva e l’introduzione della Tassa sui Servizi Indivisibili (Tasi). Le imposte dirette sono risultate in calo dello 0,9%, per effetto della forte riduzione dell’Ires, in parte compensata dalla moderata crescita delle imposte sostitutive.

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