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Istat, nel 2016 stabile la spesa culturale degli italiani. Bene i musei, male i libri

Secondo l’Istat nel 2016 è cresciuta la partecipazione culturale degli italiani. Musei sempre più affollati e internet sempre più utilizzato. Calano i quotidiani e i libri. L’80% degli italiani non è mai andato a teatro in un anno.
A cura di Redazione Cultura
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Museo degli Uffizi a Firenze
Museo degli Uffizi a Firenze

Un 2016 strano, pieno di luci e ombre, quello della cultura in Italia. È quanto emerge dai dati registrati dall'Istat.  Nel 2016, infatti, in Italia è nel complesso aumentata la partecipazione culturale, che raggiunge quasi il livello massimo registrato nell'ultimo decennio, ma in maniera non omogenea e registrando dei pesanti passi indietro su alcuni versanti, come per libri e nel settore editoriale in genere.

Salgono i musei, scendono i libri

Musei e siti archeologici sempre più affollati, riprende la spesa per il cinema, il teatro e i concerti, ma soffre la musica classica. In campo editoriale continua a diminuire la quota dei lettori, più per i quotidiani (-3,2%) meno per i libri (-1,5%), ma comunque in una situazione già drammatica. Nel 2016 l'abitudine alla lettura dei quotidiani coinvolge meno della metà della popolazione (43,9% li legge almeno una volta alla settimana). E la percentuale scende ancora di più per i libri, dove gli italiani che hanno letto qualcosa negli ultimi 12 mesi sono il 40,5%, con un notevole divario tra Nord e Sud del Paese. In pratica quasi 6 italiani su 10 non hanno letto neppure un libro in 12 mesi (i maschi non lettori sono il 64,5%) la percentuale più alta al Sud, con il 70,7%.

L'80% degli italiani non è andato a teatro

Le percentuali di ‘non partecipazione' sono il dato negativo che spicca di più. Il 18,6% degli italiani nel 2016 non ha svolto nessuna attività culturale, il 67% non e' mai entrato in un museo, il 73,2% non ha visitato un sito archeologico, quasi l'80 per cento in 12 mesi non è mai andato a teatro, mentre il 54,7% che non ha letto nemmeno un quotidiano nell'arco di una settimana.

Cinema e televisione dominano i consumi

La spesa degli italiani per cultura e tempo libero rimane stabile, pari a poco meno del 7% dei consumi. Il cinema si conferma al primo posto dei consumi culturali degli italiani: nel 2016 oltre la metà della popolazione al di sopra dei sei anni (52,2%) è stato almeno una volta a vedere un film, contro il 21% per cento della popolazione che ha frequentato almeno un concerto (per la musica classica la percentuale scende all'8%), il 20% che e' andato al teatro e oltre il 25% che ha assistito ad un evento sportivo. Nel tempo libero, la regina incontrastata resta la televisione, oltre il 92% degli italiani la guarda e circa l'87% lo fa tutti i giorni. Cresce l'uso del computer ma soprattutto il ricorso alla rete che nel 2016 è aumentato del 2,9% rispetto al 2015. In questo caso, segnalano dall'Istat, continuano ad aumentare i lettori forti (sia tra le donne sia tra gli uomini) con le persone che dichiarano di usare la rete tutti i giorni, che passano dal 40,3% del 2015 al 44,6% del 2016.

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