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Istat: “L’economia italiana si rafforza”

Secondo l’Istituto di Statistica “nella manifattura e nei servizi proseguono i segnali di ripresa mentre anche gli andamenti dei consumi e del mercato del lavoro appaiono favorevoli”.
A cura di Davide Falcioni
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Segnali positivi arrivano dall'economia italiana, che dopo anni di profondissima crisi sembra essersi rafforzata. Lo rende noto l'Istat, spiegando che "nella manifattura e nei servizi proseguono i segnali di ripresa mentre anche gli andamenti dei consumi e del mercato del lavoro appaiono favorevoli". L'evoluzione dei prezzi rimane ancora "moderata". L'indicatore anticipatore ha segnato un ulteriore aumento suggerendo una "evoluzione positiva per l'economia anche nei prossimi mesi". Non c'è comunque da gioire troppo, poiché la situazione macroeconomica risulta comunque "influenzata" dal rallentamento del commercio mondiale.

Nel terzo trimestre del 2015 l'evoluzione congiunturale appare connotata da una "intonazione positiva", spiega l'Istat. "L'indicatore anticipatore dell'economia ha segnato a luglio un ulteriore aumento che, sebbene di intensità minore rispetto ai mesi precedenti, conferma il proseguimento della fase espansiva dell'economia italiana". Più nel dettaglio, a luglio il settore industriale, al netto delle costruzioni, ha registrato un "ulteriore impulso positivo", con un aumento congiunturale della produzione dell'1,1%. Nei mesi di maggio, giugno e luglio 2015 tutti i principali comparti economici, ad eccezione dei beni intermedi, hanno mostrato variazioni congiunturali in aumento. L'evoluzione positiva dell'attività del settore manifatturiero è confermata dall'andamento positivo del fatturato. I primi sette mesi dell'anno sono stati caratterizzati da una "forte vivacita'" dell'interscambio commerciale, malgrado i segnali di difficoltà negli scambi con i paesi extra Ue. Le aspettative di crescita per i prossimi mesi appaiono favorevoli. Hanno registrato un sensibile miglioramento anche le attese di occupazione.

Tra gli elementi che stanno dando un importante contributo all'economia c’è il miglioramento dei consumi, considerato – osserva l’Istat – che "nel secondo trimestre del 2015, si è registrato un primo significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% in termini congiunturali, la variazione più elevata dal terzo trimestre 2010). L'incremento della spesa è stato in parte finanziato attraverso l’aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa di 2 decimi di punto all’8,7%. Nei primi sei mesi del 2015 il potere d’acquisto ha registrato una crescita dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2014".

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