4.779 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Istat: dopo 5 anni torna a crescere soddisfazione degli italiani per le condizioni di vita

Tra il 2011 e il 2012 il giudizio per le condizioni di vita era stato in forte calo: il 2016 è il primo anno in cui l’Isituto di statistica rileva una media che si avvicina ai livelli del 2011. Rispetto al 2015 migliorati i dati campionari sulla percezione della situazione economica di famiglie e individui. Stabile, invece, la soddifazione per gli aspetti relazionali – ossia familiari e amicizie – la salute e il tempo libero.
A cura di C. T.
4.779 CONDIVISIONI
Censimento Istat: Siamo 59,4 milioni, 93 uomini ogni 100 donne

Per la prima volta dopo cinque anni, nel 2016 le famiglie italiane sono nuovamente soddisfatte per le loro condizioni di vita. Secondo quanto rilevato dall'Istat nel rapporto "La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita", rispetto al 2015 sono migliorati anche i dati campionari sulla percezione della situazione economica di famiglie e individui. Stabile, invece, la soddifazione per gli aspetti relazionali – ossia familiari e amicizie – la salute e il tempo libero. In aumento anche la soddisfazione degli occupati per il lavoro.

Tra il 2011 e il 2012 il giudizio per le condizioni di vita era stato in forte calo: il 2016 è il primo anno in cui l'Isituto di statistica rileva una media che si avvicina ai livelli del 2011. Un dato che non conosce grosse discrepanze di genere. Rispetto al 2015 – quando la stima era del 35,1% – sono aumentati notevolmente coloro che si dichiarano "molto soddisafatti" (che hanno dato, cioè, un punteggio da otto a dieci), e diminuisce la quota di chi esprime punteggi minori. A crescere in maniera forte è stata la quota di persone di quattordici anni che ha espresso un alta soddisfazione per la propria vita nel complesso: dal 35,1% del 2015 al 41% del 2016.

Un dato che emerge dalla rilevazione Istat è che la soddisfazione per la propria vita diminuisce con l'aumentare dell'età: sono infatti altamente soddisfatti il 54,1% dei giovani tra i quattordici e il diciannove anni, e il 34,4% delle persone con più di settantacinque anni. A fare eccezione sono i cosiddetti "giovani adulti" e "giovani anziani", cioè coloro che si trovano nelle fasce 35-44 e 65-74 anni. In questi casi, infatti, la quota di coloro che indicano punteggi più alti è superiore rispetto alla classe di età che li precede.

Nel 2016 è aumentata anche la quota di famiglia che ritengono che la propria situazione economica sia invariata – dal 52,3% del 2015 al 58,3% – o migliorata -dal 5,0% al 6,4% – e le proprie risorse economiche adeguate – dal 55,7% al 58,8%. La percentuale più alta delle persone soddifatte (il 90,1%) fa riferimento alla sfera delle relazioni familiari; ma è elevata anche la quota di individui molto o abbastanza soddifatti per le amicizie (82,8%) e per il proprio stato di salute (81,2%). Il 67% della popolazione di quattordici anni e più si è detto molto o abbastanza soddisfatto per il tempo libero; mentre gli occupati soddisfatti per il lavoro sono il 76,2% (crescuti rispetto al 2015 quando erano il 74,8%).

Rispetto al 2015 la fiducia negli altri non cambia: il 78,1% delle persone dichiara che "bisogna stare molto attenti" nei confronti degli altri mentre solo il 19,7% ritiene che "gran parte della gente è degna di fiducia". Sul fronte criminalità, le famiglie che sentono forte il rischio nella zona in cui vivono sono in leggero calo (41,1% nel 2015, 38,9% nel 2016). In linea con lo scorso anno è la quota che segnala presenza di inquimaneto nell'aria (38,0%), traffico (37,9%), difficoltà di parcheggio (37,2%) e presenza di rumore (31,5%). Aumentano, invece, quelle che lamentano problemi come la presenza di sporcizia nelle strade (dal 31,6% al 33%) e difficoltà con i mezzi pubblici (dal 30,5% al 32,9%).

4.779 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views