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Istat, disoccupazione giovanile al 44,2% ad agosto: è record

I giovani che non hanno un lavoro aumentano di oltre il 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Cala invece il tasso generale che scende dello 0,3% guardando ad agosto 2013 (ora è al 12,3%).
A cura di Biagio Chiariello
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C’è un nuovo record per la disoccupazione giovanile. Ad attestarlo è l’Istat che nel suo bollettino rileva che il tasso relativo a chi non lavora nella fascia 15-24anni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 44,2%, in aumento di un punto percentuale rispetto a luglio e di 3,6 punti nei 12 mesi. Si tratta della percentuale più alto dal ’77, data di inizio delle serie storiche trimestrali. Una situazione critica, confermata peraltro anche dai numeri del Cnel che nell’ultimo rapporto ha rivelato come sia “impossibile tornare ai livelli di occupazione pre-crisi”, sottolineando come la congiuntura economica abbia pesato soprattutto sui giovani. Guardando ai dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, ad agosto 2014 risultavano occupati 895mila giovani, in diminuzione del 3,6% rispetto al mese precedente (-33mila) e del 9% su base annua (-88mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15%, diminuisce di 0,5 punti percentuali su luglio e di 1,4 punti nei dodici mesi. I disoccupati, secondo l’Istat, tra i 15-24enni sono 710 mila.

 Cala la disoccupazione generale ad agosto

Il tasso di disoccupazione generale, evidenzia l’Istat, si attesta invece al 12,3%, in calo dell0 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. I disoccupati sono 3 milioni e 134mila. Ad agosto gli occupati nel nostro Paese sono 22,38 milioni, in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente (+32 mila) e essenzialmente invariati su base annua. L’unico modesto sorriso arriva in relazione al tasso di occupazione generale che il mese scorso è stato pari al 55,7%, in crescita di 0,1 punti percentuali sia in termini congiunturali sia rispetto a dodici mesi prima. Altro dato da menzionare è quello relativo al numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni in Italia, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro (anche perché alcuni di loro studiano). E’ aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente, mentre invece è diminuito dello 0,5% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività, pari al 36,4%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali mentre diminuisce di 0,1 punti su base annua.

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