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Istat, calano ancora i prezzi delle case: in 5 anni scesi del 13,7%

È il quattordicesimo calo consecutivo, e per la prima volta il nuovo si svaluta più dell’usato.
A cura di Antonio Palma
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Prezzi delle case ancora in calo anche nel 2015. Lo segnala l'Istat diffondendo i dati nel primo trimestre dell’anno e confermando quindi l'andamento al ribasso dei prezzi delle abitazioni che dura ormai da diversi anni. Secondo l'istituto di statistica, infatti, nei primi tre mesi del 2015 l'indice dei prezzi delle abitazioni è diminuito ancora dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. Certamente si tratta di una frenata rispetto al calo dei prezzi registrato l'anno scorso, ma la discesa non sembra arrestarsi. Come sottolinea l'Istat infatti "Seppur più contenuta di quella registrata nel trimestre precedente, si tratta della quattordicesima variazione congiunturale negativa consecutiva". Negli ultimi mesi del 2014 il calo in effetti era stato del 3,7%, ma in miglioramento rispetto al -6% registrato all’inizio del 2013. Con questa ennesima diminuzione, rispetto al 2010 si raggiunge il -13,7%.

Alla riduzione concorrono sia le abitazioni esistenti sia le nuove. Nel periodo considerato infatti i prezzi delle abitazioni esistenti sono scesi del 18,6%, quelli delle nuove invece fanno registrare una variazione negativa dell'1,5%. Su base annua, segnala l'Istat, "la diminuzione registrata dall'Ipab rispetto allo stesso trimestre del 2014 si attesta a -3,4%, per effetto della diminuzione dei prezzi sia delle abitazioni esistenti sia di quelle nuove (rispettivamente -3,8% e -2,0%)". Su base congiunturale invece per la prima volta dall'inizio dei questa serie negativa si riscontra un calo maggiore per il nuovo (-1%) rispetto all’usato (-0,5%). Come risultato di questi andamenti, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si riduce a 1,8 punti percentuali, il minimo da quando è possibile calcolare la serie storica dell’Ipab.

Per il Codacons questa dinamica negativa è determinata dal crollo dei mutui concessi dalle banche alle famiglie. "Negli ultimi anni i mutui per acquisto di abitazioni concessi dagli istituti di credito solo calati del 72%, passando dai 62,7 miliardi di euro del 2007 ai 17,6 miliardi di euro del 2013″ segnala infatti l'associazione, aggiungendo: " Proprio il crollo delle erogazioni di mutui ha portato ad una forte riduzione delle compravendite con conseguenze sui prezzi delle abitazioni, in netto calo negli ultimi anni". "Nell'ultimo periodo si è registrata una lieve inversione di tendenza, ma questa appare del tutto insufficiente a far riprendere il mercato immobiliare" concludono dal Codacons.

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