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Istat: 45mila occupati in più a settembre, ma disoccupazione sale all’11,7%

Cresce il numero degli occupati, ma anche il tasso di disoccupazione. E su base annua cresce esponenzialmente il numero degli over 50 che hanno trovato lavoro.
A cura di Redazione
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Cresce il numero degli occupati a settembre, ma aumenta anche il tasso di disoccupazione e il numero di persone che si mettono in cerca di lavoro. È questa la fotografia che emerge dal nuovo rapporto Istat, relativo al mese di settembre 2016.

La stima degli occupati cresce, rispetto ad agosto, dello 0,2% (pari a 45mila unità), con dinamiche politiche che “si rilevano per entrambe le componenti di genere e in tutte le classi di età; l’aumento si concentra, questo mese, tra i lavoratori indipendenti (+56 mila), a fronte di un calo dei dipendenti a termine e la stabilità di quelli permanenti”. Di conseguenza, il tasso di occupazione cresce dello 0,1%, con l’ISTAT che spiega come nel trimestre luglio – settembre si registri una sostanziale stabilità degli occupati.

Vale la pena però di sottolineare un aspetto, evidenziato dal direttore Adapt Francesco Seghezzi:

In generale, su base annua il numero degli occupati cresce dell’1,2%, pari a +265mila unità. Spiega l’ISTAT:

La crescita tendenziale è attribuibile quasi esclusivamente ai dipendenti permanenti (+264 mila) e si manifesta sia per la componente maschile sia per quella femminile, concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+384 mila). Nello stesso periodo calano sensibilmente gli inattivi (-3,6%, pari a -508 mila) e aumentano i disoccupati (+3,4%, pari a +98 mila).

Il tasso di disoccupazione su base annua arriva all’11,7%, in aumento dello 0,2% su base mensile: la stima dei disoccupati a settembre cresce (+2,0%, pari a +60 mila), dopo il calo registrato a luglio (-1,1%) e agosto (-0,1%). L’aumento interessa entrambe le componenti di genere e le diverse classi di età ad eccezione dei giovani di 15-24 anni.

Un dato influenzato dalla diminuzione della stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9% pari a 127mila unità).

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