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Istanbul, attacco di Capodanno: 39 morti. Gruppo di italiani salvi per miracolo

Tra i morti, almeno 16 sono di nazionalità straniera. Mentre arriva la condanna della comunità internazionale, gli esperti ritengono che ci possa essere la mano dell’Isis dietro la strage, anche se non è ancora arrivata alcuna rivendicazione. Il premier: “Killer non era vestito da Babbo Natale”.
A cura di Ida Artiaco
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Caos all'esterno della discoteca "Reina" a Istanbul dopo la strage (Getty).
Caos all'esterno della discoteca "Reina" a Istanbul dopo la strage (Getty).

E' salito a 39 il bilancio delle vittime della strage di Capodanno a Istanbul. Di queste sono state identificate soltanto 21. Era da poco passata la mezzanotte quando un uomo armato di kalashnikov ha fatto irruzione in un noto nightclub della zona orientale della città, dove oltre 600 persone stavano festeggiando l'arrivo dell'anno nuovo, sparando all'impazzata sulla folla. Dei morti almeno 16 sono di nazionalità straniera: il locale, il "Reina", si trova infatti nel quartiere di Besiktas, notoriamente "europeo" e frequentato dalla parte benestante della popolazione. Anche la Farnesina sta lavorando per verificare il coinvolgimento o meno di italiani. Settanta risultano, invece, essere i feriti, di cui almeno quattro sono ricoverati in condizioni critiche.

Inizialmente si era diffusa la voce che l'attentatore fosse vestito da Babbo Natale. premier turco ha poi smentito la circostanza. "È stato detto che il terrorista indossava un abito da Babbo Natale – ha spiegato Binail Yldirim – Non è così. La persona entrata nel locale ha ucciso due persone all'entrata del night club. Poi è entrata nel night club ed ha cominciato a colpire ed uccidere tutte le persone di cui si è avuta notizia".

Il killer avrebbe urlato ‘Allah Akbar' mentre apriva il fuoco dentro il locale uccidendo almeno 39 persone. Lo hanno raccontato alcuni testimoni sopravvissuti alla strage, riferiscono i media internazionali tra cui il Guardian e Times of Israel.

"Questi pazzi sono entrati sparando ovunque, contro tutto", ha raccontato alla Cnn uno dei testimoni, ferito ad una gamba da un proiettile. I video registrati da telecamere poste dinanzi al locale mostrano in realtà il terrorista che arriva già sparando per strada, poi fa fuoco sulle quattro persone che erano ferme sulla soglia del "Reina", tra i quali una guardia giurata, ed entra nel locale dove spara a raffica sulle centinaia di persone presenti prima di dirigersi verso l'uscita e sparire nel nulla.

Per questo è cominciata una caccia all'uomo in tutta la Turchia. L'agenzia Dogan ha citato testimoni che parlano di "due assalitori" ma la notizia non è stata confermata. Il governo turco ha imposto un coprifuoco sugli aggiornamenti, per ragioni di sicurezza, mentre le forze speciali stanno setacciando il locale. Anche se non è giunta nessuna rivendicazione per l'attacco, gli esperti, come riporta la tv Al Jazeera, sarebbero concordi nel ritenere gli uomini dell'Isis come i principali responsabili della strage, mentre altri non escludono il coinvolgimento di fazioni curde legate al Pkk. Intanto, la comunità interazionale ha condannato l'attacco, che ha versato il primo sangue del 2017.

Ci sarebbe stato anche un gruppo di giovani italiani nel night club al momento dell'attacco. Lo riporta la tv locale modenese Trc-Telemodena, secondo cui la comitiva, che come molti altri ragazzi stava festeggiando il Capodanno, è riuscita a sopravvivere gettandosi a terra dopo aver udito i primi spari nel locale. Alcuni di loro avrebbero riportato solo lievi escoriazioni nella calca. Si tratta di tre modenesi e altri amici di Brescia e Palermo, in Turchia per lavoro.

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