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Israele-Palestina, Trump: “Uno Stato o due è la stessa cosa, basta che ci sia la pace”

Il Presidente Usa inaugura la nuova politica della Casa Bianca nell’annoso conflitto mediorientale annunciando di essere al lavoro per un nuovo grane trattato di pace.
A cura di Antonio Palma
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Dopo decenni di politiche col principio indiscusso del doppio stato nel conflitto israelo palestinese, gli Stati Uniti si avviano a varare un nuovo paradigma politico per la risoluzione del problema. "Che la soluzione sia a uno o due Stati, è la stessa cosa, l’importante è che sia pace" ha annunciato infatti il neo presidente Usa Donald Trump in conferenza stampa dopo l'incontro con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu giunto oggi alla Casa Bianca. Sarebbe meglio se Israele "fermasse la costruzione degli insediamenti per un po' e che i palestinesi si sbarazzassero dell'odio che insegnano ai ragazzi sin dai primi anni di vita" perché "entrambe le parti dovranno fare compromessi", ha spiegato poi il tycoon, sottolineando la necessità che siano direttamente le due parti a trovare una soluzione in negoziati diretti.

La pace arriverà "ve lo prometto" ha poi scandito Trump, aggiungendo "sarò felice con quello che piacerà a israeliani e palestinesi. Mi piacerebbe che la soluzione andasse bene a entrambe le parti". Il presidente Usa dunque è certo che ci sarà un "grande accordo" e assicura che lavorerà per un "trattato di pace" fra israeliani e i palestinesi con lo scopo di assicurare stabilità nella regione. Per il momento però conferma "l’alleanza indistruttibile con il nostro più caro alleato" e definisce "ingiuste le azioni unilaterali da parte dell’Onu contro Israele". Israele affronta "enormi problemi di sicurezza, a partire dalle "ambizioni nucleari dell’Iran", con il quale si è stretto "uno degli accordi peggiori che io abbia mai visto", ha ricordato ancora Trump aggiungendo che la sua amministrazione farà di tutto per impedire che l’Iran sviluppi un pericolo nucleare contro lo Stato ebraico.

"Israele non ha alleato migliore degli Stati Uniti e gli Stati Uniti non hanno alleato migliore di Israele”, ha affermato invece Netanyahu, aggiungendo: "La nostra alleanza sarà sempre più forte. Quello di oggi è solo il primo di tanti incontri che avremo in futuro". "La Palestina deve riconoscere lo stato degli ebrei, ma per ora i pre-requisiti per arrivare a una pace sono stati negati dalla Palestina. Questo è l'elemento del conflitto, ma questa condizione deve cambiare, voglio che cambi" ha proseguito leader israeliano, annunciando di voler coinvolgere altri leader arabi nella definizione del trattato di pace auspicato da Trump.

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