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Isis, via libera ai raid anche da Londra

Il parlamento di Westminster ha dato il via libera ai raid contro le basi dello Stato Islamico in Iraq.
A cura di D. F.
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Via libera ai raid in Iraq anche da Londra: lo ha reso noto il primo ministro David Cameron, spiegando che quella dello "Stato Islamico" è "una minaccia anche per noi". Il premier ha ottenuto l'ok dal parlamento dopo un dibattito di sei ore e mezza, al termine del quale un'ampia maggioranza si è espressa a favore dei bombardamenti. I caccia della Raf potranno entrare in azione già dalle prossime ore.

I voti favorevoli sono stati 524 mentre i contrari 43: stando a quanto reso noto da fonti della difesa britannica sei caccia Tornado sono già pronti a decollare dalla base militare di Akrotiri, a Cipro: in realtà i velivoli avevano già effettuato dei voli di ricognizione in attesa del voto del parlamento di Westminster. Nel suo intervento David Cameron ha spiegato ai colleghi parlamentari: "L'intervento non durerà mesi ma anni". Sabato è arrivata anche l'adesione di Danimarca e Belgio. Copenhagen invierà 7 aerei militari F-16 con 250 piloti e personale di supporto, mentre Bruxelles spedirà a combattere sei F16.

In questo quadro, con le maggiori potenze europee impegnate direttamente, c'è attesa per la decisione dell'Italia. Se nelle settimane scorse è arrivato l'ok a un supporto di tipo logistico, per il momento è stato escluso un intervento diretto dei nostri aerei da guerra. Il livello di "allerta", tuttavia, rimane molto elevato malgrado il nostro paese non sia in cima alla lista di quelli "minacciati". Alfano ha spiegato: "C'è chi è più esposto di noi, ma non possiamo trovare motivi per rilassarci. Abbiamo inviato una lettera ai prefetti e proporrò al Governo l' approvazione di norme per rafforzare il contrasto al terrorismo".

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