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Isis, il cugino di Gheddafi: “Entro due anni ci sarà un 11 settembre in Europa”

In un’intervista esclusiva al Daily Mail, il cugino del defunto raìs afferma che lo Stato islamico compirà nel Vecchio Continente un attentato spettacolare come quello del 2001 a New York.
A cura di Biagio Chiariello
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Entro due anni l'Isis compirà in Europa un attentato "come l'11 settembre". Lo ha detto in un’intervista choc Daily Mail al cugino del defunto raìs Muammar Gheddafi. Per Ahmed Gheddafi, che vive in esilio in Egitto, quest’anno “mezzo milione di migranti salperanno per le coste europee e tra loro si nasconderanno migliaia di terroristi”. Ahmed è tornato libero dopo essere stato chiuso in carcere per circa nove mesi in Egitto con l’accusa di tentato omicidio, resistenza e possesso di armi. “Quest’anno in Europa arriveranno 500.000 immigrati e ogni mille immigrati ci saranno tra i 10 e i 50 terroristi che si sparpaglieranno per tutta Europa. Tra un anno, due al massimo, ci sarà un nuovo 11 settembre”, dichiara al tabloid britannico.

"Non possiamo aspettare l'Occidente"

Il cugino dell’ex leader libico è stato uno dei più alti esponenti del regime dittatoriale, dal quale si era dissociato nel febbraio del 2011 prima di fuggire al Cairo, e Tripoli ne ha chiesto l’estradizione. Ora, spiega al quotidiano Daily Mail, vorrebbe organizzare una conferenza di riconciliazione nazionale in Libia alla quale partecipino anche esponenti dello Stato Islamico. “Dobbiamo salvare il Paese. Se non lo facciamo oggi, domani sarà troppo tardi. E non possiamo aspettare l’occidente”, ha affermato, rivolgendo poi un appello alla comunità internazionale affinché vengano “fornito armi all’esercito libico”.

"L'Isis ha 6mila barili di uranio"

Inoltre secondo il cugino di Gheddafi, i jihadisti fedeli al Califatto in Libia avrebbe messo le mani su 6.000 barili di uranio che un tempo erano in possesso dell’esercito di Muammar Gheddafi nel deserto vicino alla città di Sabha. Secondo Ahmed non lo useranno per fabbricare armi ma, considerato che il valore è di circa 400 milioni di dollari, lo «venderanno» per finanziare la loro guerra.

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