537 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Isis, i genitori di Foley: “Abbandonati dal governo”. In Siria uccisi 15 cristiani

I genitori di James Foley lamentano di essere stati abbandonati dal governo americano durante la prigionia del figlio. Intanto, l’Isis avrebbe iniziato a giustiziare le centinaia di ostaggi catturati nei giorni scorsi in alcuni villaggi di Iraq e Siria.
A cura di Susanna Picone
537 CONDIVISIONI
Immagine

A poche ore dalla rivelazione della Bbc che sostiene di aver individuato nel londinese Mohammed Emwazi – un 27enne di Londra con una laurea in informatica – il cosiddetto Jihadi John, il feroce decapitatore delle vittime dello Stato Islamico, hanno rotto il silenzio i genitori di James Foley, il primo cittadino statunitense ucciso proprio da quell'uomo. I familiari di Foley hanno parlato davanti a un vasto pubblico all’università dell’Arizona lamentandosi di essere stati abbandonati dal governo americano durante la lunga prigionia del figlio, rapito nel 2012 in Siria e poi decapitato da Jihadi John nell’agosto del 2014. I genitori di Foley hanno denunciato che il governo li ha ignorati e non aiutati mentre il figlio James, che era un giornalista freelance, era tenuto prigioniero dallo Stato Islamico. Al dibattito hanno partecipato anche Terry Anderson, l'ex direttore regionale dell'Associated Press prigioniero della Jihad Islamica in Libano dal 1985 al 1991, e David McGraw, rappresentante legale del New York Times.

Intanto è sempre più drammatica la situazione in Siria. L'Isis continua a infliggere nuove offensive e a sequestrare i cristiani presenti sul territorio, sarebbero circa 350 quelli che sono stati rapiti secondo quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, l'arcivescovo Jacques Behnan Hindo, ordinario dell'Arcieparchia siro-cattolica di Hassakè-Nisibi e l'archiandrita Emanuel Youkhan. L'archimandrita Youkhana parla di 15 di loro già uccisi: “Molti di loro – ha detto – stavano difendendo i loro villaggi e le loro famiglie”. Nel villaggio di Tel Hormidz una donna sarebbe stata decapitata, mentre due uomini sarebbero stati uccisi con colpi di arma da fuoco. Ad aggiungere orrore nelle ultime ore si è diffuso anche un video che mostra alcuni terroristi mentre distruggono a colpi di ascia e piccone alcune statue del museo di Mosul. L'Unesco ha parlato di “un deliberato attacco alla storia e alla cultura millenaria dell'Iraq”.

537 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views