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Isis: bandiera nera sulle rovine di Palmira, distrutte copie di statue

Su Twitter diffuse le prime immagini dell’antica cittadella in mano all’Isis. Gli jihadisti entrati anche nel museo ma erano rimaste solo copie di statue.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la presa completa della città di Palmira, gli uomini del Califfato islamico ci hanno messo poco per assaltare e occupare l'antica città siriana sede di un sito archeologico patrimonio dell'umanità. Come dimostrano diversi scatti pubblicati online su alcuni account twitter legati all'Isis, la bandiera nera dello Stato islamico infatti sventola sopra la cittadella archeologica. A quanto si apprende intanto gli jihadisti avrebbero fatto irruzione nel museo della città nella stessa giornata di giovedì con la presa del centro abitato. All'interno del museo però era rimasto molto poco visto che i reperti sono stati trasferiti in un luogo sicuro proprio con l'avvicinarsi della battaglia. Nonostante vi fosse rimasto ben poco, i miliziani dello Stato islamico si sarebbero accaniti su alcune statue presenti distruggendole come accaduto in altri musei conquistati tra Siria e Iraq. Fortunatamente, come ha rivelato Maamoun Abdulkarim, archeologo a capo del dipartimento delle Antichità di Damasco, gli jihadisti "hanno rotto solo delle repliche in gesso", poi "sono ritornati venerdì, hanno chiuso le porte e posto delle guardie di fronte".

Al momento dell’arrivo dell’Is, "quasi nulla era rimasto nel museo perché abbiamo gradualmente inviato i reperti archeologici a Damasco" ha sottolineato Abdulkarim precisando però "che ci sono parti enormi come i sarcofagi che pesano 3-4 tonnellate e che non siamo in grado di spostare". "Questo è ciò che ci preoccupa" ha aggiunto il responsabile del dipartimento delle Antichità siriane, auspicando che i miliziani jihadisti "non ripetano le distruzioni di cui sono stati responsabili in Iraq". Intanto anche il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha condannato con forza "gli atti terroristici barbarici che continuano" ad essere commessi dallo Stato islamico in Siria, inclusa la violenta presa dell’antica città di Palmira.

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