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Isis avanza in Siria: chiesa bruciata e centinaia di caldei in ostaggio

Secondo Newsweek attacchi dell’Isis in diversi villaggi siriani nel nord-est del Paese, bruciati alcuni edifici religiosi mentre centinaia di persone sono state prese in ostaggio.
A cura di Antonio Palma
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Continua l'avanzata di miliziani dell'autoproclamato Stato islamico in Siria. Centinaia di persone, tra cui donne e bambini, sarebbero state prese in ostaggio dai jihadisti dell'Isis nelle ultime ore durante diversi assalti armati a villaggi e piccole città nel nord-est del Paese dove vi è un'alta concentrazione di popolazione assiro-caldeo-siriaca. A rivelarlo è la rivista Usa Newsweek che cita una fonte contattata dagli abitanti del luogo. Gli uomini del Califfato avrebbero scatenato il terrore alle prime ore del mattino circondando la zona e poi facendo irruzione armi in pugno nei villaggi. Sempre secondo le stesse fonti, i jihadisti avrebbero preso in ostaggio diversi centinaia di abitanti portandoli nelle montagne di Abd al-Aziz. Gli ostaggi, il cui numero però non è confermato, sarebbero in maggioranza caldei. Uno degli ostaggi è riuscito a contattare un parente in Canada, il quale ha a sua volta avvertito dell'accaduto un'associazione umanitaria.

Attacchi in diversi villaggi

In particolare l'Isis starebbe compiendo raid nella zona per prendere ostaggi da utilizzare come merce di scambio, chiedendo per la loro liberazione la consegna di propri miliziani nelle mani dei combattenti curdi. La situazione in zona appare molto caotica ed difficile ricostruire esattamente quanto sta accadendo. Intanto anche l'agenzia di stampa siriana Sana ha riferito che i jihadisti hanno lanciato attacchi in diversi villaggi in Siria, con l'intenzione di prendere ostaggi da scambiare ma uccidendo anche decine di persone. Gli attacchi sarebbero stati compiuti a bordo di veicoli pesanti e i miliziani avrebbero bruciato anche alcuni edifici religiosi come una delle chiese più antiche della Siria a Tal Hermez.

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