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Iraq, autobomba contro bus di pellegrini a sud di Baghdad: 80 morti, Isis rivendica

L’autobomba ha preso di mira un convoglio di pullman di pellegrini iraniani che rientravano in patria dopo aver partecipato alle celebrazioni per una ricorrenza sciita.
A cura di Antonio Palma
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Ancora sangue in Iraq, un gravissimo attentato suicida ha sconvolto nelle scorse ore Hilla, una città dell'Iraq centrale che sorge sul fiume Eufrate, circa 100 chilometri a sud della capitale Baghdad. Un camion bomba guidato da un kamikaze si sarebbe fatto esplodere in strada tra la folla facendo una strage. Secondo quanto comunicato da fonti della sicurezza e del ministero dell'Interno iracheno citate dall'agenzia Ap, l'attentato sarebbe avvenuto nei pressi di un distributore di benzina e avrebbe causato la morte di almeno 80 persone.

Il veicolo è esploso nei pressi di un distributore nel distretto di Shomali, ad est della città della provincia di Babil. Secondo le prime notizie,  l'attacco avrebbe investito in pieno alcuni pullman di pellegrini iraniani che rientravano in patria dopo aver partecipato alle celebrazioni per la ricorrenza sciita di Arbain, il quarantesimo giorno dopo l'Ashura, l'anniversario dell'uccisione dell'Imam Hussein, a Karbala, che si trova a circa 50 chilometri ad ovest di Hilla.

Gli autobus sarebbero stati il principale obbiettivo dell'esplosione. Successivamente l'attentato è stato rivendicato dal sedicente stato islamico. A darne conto la televisione panaraba Al Jazeera che ha parlato di una dichiarazione diffusa dall'agenzia dell'Isis Aamaq, attraverso il web. La rivendicazione ha precisato che l'attacco è stato compiuto da un attentatore suicida alla guida di un camion bomba.

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