Iran, condannato a morte salvato all’ultimo minuto dalla madre della vittima

Una storia drammatica ma allo stesso tempo piena di umanità quella che arriva dall'Iran. Un giovane 25enne condannato a morte salvato sul patibolo pochi attimi prima dell'esecuzione della pena capitale dalla madre della vittima che aveva ucciso. Come testimoniano le immagini scattate dal fotografo Arash Khamooshi, tutto era pronto per il terribile rito, purtroppo molto comune in Iran. Nelle immagini si vedono una sedia vuota, la folla in attesa, il cappio. Il condannato di nome Balal è bendato e accompagnato sul patibolo, si vedono gente urlare e i suoi parenti disperarsi. L'uomo era stato già trascinato in pubblico per l'esecuzione della pena e il boia aveva stretto il cappio intorno al suo collo per impiccarlo quando i genitori del ragazzo ucciso da lui sette anni fa con una coltellata durante una rissa hanno fermato l'esecuzione.

La madre della vittima si è avvicinata, lo ha schiaffeggiato, e poi insieme al marito gli ha tolto il cappio perdonandolo e concedendogli la grazia. L'uomo ora sconterà una pena in carcere. I genitori di Abdollah Hosseinzadeh hanno esercitato il diritto islamico secondo il quale i parenti delle vittime possono prendere parte all’esecuzione come forma di risarcimento per il crimine subito, ma possono anche rinunciare e perdonare l’assassino. "Sono una credente, ho avuto un sogno in cui mio figlio mi ha detto che era in pace e in un bel posto" ha spiegato la madre del ragazzo ucciso che 4 anni fa ha perso anche un altro figlio in un incidente stradale. La condanna a morte di Balal aveva suscitato una forte campagna d'opinione in Iran e in tanti avevano chiesto alla famiglia di perdonarlo.