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Investì e uccise un vigile a Milano, pena ridotta a nove anni

Al ragazzo, 17enne all’epoca dei fatti, riconosciute tutte le attenuanti.
A cura di Antonio Palma
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Investì e uccise alla guida di un Suv un agente della polizia municipale di Milano in servizio in bici che gli aveva intimato l'alt, ora la sua pena in Appello è stata ridotta a nove ani e otto mesi di reclusione. Così ha deciso lunedì la Corte del Tribunale dei minori di Milano nella sentenza di appello del processo a carico di Remi Nikolic. Il ragazzo rom, nato in Francia ma di origine serba, nel gennaio dello scorso anno all'età di 17 anni causò la morte del 42enne vigile urbano Niccolò Savarino trascinandolo senza accorgersene per quasi 200 metri. Per il giovane, che nel processo di primo grado nel maggio scorso era stato condannato a 15 anni di carcere, i legali della difesa avevano chiesto la "messa alla prova", cioè l'affidamento ai servizi sociali invece del carcere sperando nella derubricazione dell'imputazione a omicidio colposo. Per i giudici invece si trattò di omicidio volontario, anche se con dolo non diretto ma eventuale, perché l'azione del minorenne sarebbe stata orientata solo allo scopo di fuggire, ma egli era cosciente che questa sua fuga avrebbe potuto mettere in pericolo la vita degli altri. Rispetto alla sentenza di primo grado i giudici del processo di appello hanno calcolato la pena minima, riconoscendo al giovane  il massimo previsto dalle attenuanti per i minorenni compresa quella per il contesto difficile in cui viveva il ragazzo.

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