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Insulti omofobi a centro prevenzione Aids: “Rimarranno come segno della vostra ignoranza”

A Bologna scritte offensive su un cartello che invita a fare il test gratuito dell’Hiv affisso favanti ad un centro di prevenzione Aids.
A cura di A. P.
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Insulti omofobi espliciti scritti con un pennarello su un manifesto che invita a fare il test dell'Hiv e che raffigura due uomini che si abbracciano. È quanto apparso su un cartello che era stato affisso davanti all'ingresso del "Blq checkpoint" di Bologna, un centro di prevenzione Aids gestito dalla comunità gay bolognese e in particolare dai volontari della Plus onlus nel centro del capoluogo emiliano. Come racconta il quotidiano La Repubblica, il manifesto era stato appeso pochi giorni fa nell'ambito della campagna di sensibilizzazione per la prevenzione e la salute sessuale portata avanti dai volontari. "Gratuito, come tutti i momenti migliori", recita lo slogan del cartello. A qualcuno però non sembra essere piaciuto, così durante la notte sconosciuti lo hanno imbrattato con scritte e insulti omofobi del tipo "Froci di merda", "che schifo", "Culattoni".

"Era da dire che saremmo arrivati a questo. Neppure la ‘civile' Bologna è indenne dall'ignoranza e dalla becera esternazione della peggiore discriminazione sessista" ha denunciato l'associazione su Facebook, pubblicando la foto del cartello. Il manifesto però non sarà tolto, per scelta degli stessi volontari infatti quel cartello resterà appeso. "Non c'è niente da fare viviamo in un Paese nel quale molti, troppi, credono di essere migliori per come fanno l'amore. Beh, cari sciupafemmine, non è così. Quel cartello resterà esattamente dov'è, simbolo della vostra stronza ignoranza" hanno scritto i volontari. Una scelta apprezzata anche dall'assessore alla Sanità del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo che ha commentato: "Voltastomaco, giusto lasciare lì la testimonianza dell'imbecillità".

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