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Inps sbaglia i calcoli della pensione e chiede a un bidello 80enne 24 anni di arretrati

Brutta sorpresa per un ex bidello 80enne di Treviso, che dovrebbe risarcire l’Inps fino a 103 anni. L’anziano si è rivolto a un avvocato.
A cura di S. P.
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Un anziano di 80 anni, ex bidello di Treviso in pensione dal 1992, per i prossimi 23 anni, dovrà rifondere all'Inps, attraverso 288 trattenute sulla pensione, una al mese, i 24mila 836 euro che l'istituto ritiene di avergli versato in più nel corso della sua carriera pensionistica. A comunicare la “bella notizia” all’anziano è stato lo stesso istituto di previdenza che di fatto ha sbagliato i calcoli della sua pensione. L'Inps gli ha fatto dunque sapere che l’assegno ora percepito sarà decurtato di 87 euro al mese sino al 2039. Cioè fino a quando, se la fortuna sarà dalla sua parte, l’ex bidello avrà 103 anni. A raccontare quanto accaduto al pensionato è la Tribuna di Treviso che scrive che l’uomo, dopo aver letto la comunicazione a sorpresa dell’Inps, si è sentito costretto a rivolgersi a un legale il quale ha chiesto l’accesso agli atti considerato che nella lettera all’80enne l’istituto di previdenza non avrebbe fornito alcuna spiegazione del tardivo ricalcolo della somma.

“Trattenuta dell'Inps è inaccettabile nei modi e nei metodi” – “È una assurdità”, ha commentato l’avvocato a cui l’80enne si è affidato: “Qui non discutiamo di persone che truccano i dati o altro, ma di un pensionato statale che è andato regolarmente in pensione 24 anni fa e su cui oggi l’istituto pretende di rivalersi per un proprio errore”. Secondo il legale oltre a sforare i termini di prescrizione per la contestazione, la ritenuta dell’Inps è anche “inaccettabile nei modi e nei metodi”.

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