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Ingoia la batteria al litio delle chiavi dell’auto: bimba di 2 anni è in fin di vita

Kacie è attualmente ricoverato dell’Ospedale pediatrico di Birmingham, in Regno Unito. I medici hanno detto alla mamma che forse non potrà mai più camminare. I danni provocati agli organi interi da quella batteria sono stati più gravi di quanto si potesse immaginare.
A cura di B. C.
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Ha ingoiato la batteria al litio inserita nelle chiavi automatiche dell’auto. Ora Kacie Barradell, 2 anni, lotta tra la vita e la morte all’ospedale per bambini di Birmingham, dopo che la pila ha finito per bruciare attraverso il suo esofago, danneggiando gravemente le sue viscere, come riporta il Derby Telegraph. La bimba è stata ricoverata d’urgenza ed è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di sei ore. I medici hanno già comunicato ai genitori che molto probabilmente non potrà tornare a camminare.

“È come attraversare l'inferno. Ci hanno detto che Kacie potrebbe restare invalida per il resto della sua vita. Noi speriamo solo che possa riprendersi” dice la madre Cheryl. “Voglio mettere in guardia altri genitori riguardo ai danni che possono provocare le batterie. Kacie è fortunata ad essere sopravvissuta”. È stata la stessa donna, 27 anni, a portare urgentemente la sua bambina affetta da diarrea e vomito in ospedale lo scorso febbraio. È stato solo qualche giorno fa che i medici hanno scoperto la batteria in una radiografia. Kacie è stata subito sottoposta ad un intervento chirurgico per la rimozione dell’oggetto all’Ospedale per bambini di Nottingham.

Ma dopo qualche giorno, le sue condizioni sono peggiorate e così i medici hanno deciso di trasferirla nel centro pediatrico di Birmingham. Gli specialisti hanno evidenziato i danni causati al suo esofago e a due arterie principali della schiena, così che la piccola è andata di nuovo sotto i ferri. La bimba è sopravvissuta, ma i medici non sono certi che possa tornare a camminare. Cheryl non sa spiegarsi come la figlioletta abbia potuto ingerire la batteria al litio. “In questo momento voglio solo ringraziare i medici. È grazie a loro che Kacie è ancora qui con me” dice la donna.

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