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Inghilterra, via libera ai matrimoni gay. Neil e Andrew i primi a sposarsi

David Cameron: “Non sarà più importante in Gran Bretagna sapere se sei eterosessuale o omosessuale. Lo Stato riconoscerà il rapporto nello stesso modo”.
A cura di D. F.
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Allo scoccare della mezzanotte in Inghilterra e Galles è entrata in vigora la tanto attesa – ma anche discussa – legge sui matrimoni omosessuali. Nel breve volgere di qualche ora numerose coppie gay sono convolate a nozze, nel tentativo di celebrare finalmente un momento atteso da una vita e di essere tra i primi a farlo, in una giornata storica. Lo stesso premier David Cameron ha detto: "Non sarà più importante in Gran Bretagna sapere se sei eterosessuale o omosessuale. Lo Stato riconoscerà il rapporto nello stesso modo". La "gara al matrimonio" è stata vinta da Neil Allard e Andrew Wale, che si sono sposati a Brighton : "Siamo sempre più consapevoli – dice Wale – di quanto siamo fortunati a vivere in una parte del mondo relativamente tollerante".

La riforma entrata in vigore oggi ha in realtà un valore prevalentemente simbolico: le coppie gay, infatti, godono già dei medesimi diritti genitoriali delle coppie eterosessuali. Possono infatti adottare bambini, ricorrere alla fecondazione assistita e alla maternità surrogata: "Non volevamo sposarci finché la nostra unione non fosse stata equivalente a quella di mia madre e mio padre", ha detto Teresa Millward, 37 anni, che ha "portato all'altare" nello Yorkshire la donna che è sua compagna da 11 anni.

La legge inglese è stata approvata nel òuglio del 2013 e – a differenza di quanto accaduto in Francia – non ha suscitato più di tanto scalpore nell'opinione pubblica. Un sondaggio, infatti, ha dimostrato come la stragrande maggioranza dei cittadini britannici sia da tempo favorevole a una legge che equipari in tutto e per tutto omosessuali ed eterosessuali. Un sondaggio della Bbc – che ha intervistato 1.007 persone – rivela però che il 22% degli intervistati rifiuterebbe un invito a un matrimonio gay.

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