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Inghilterra, auto falcia comitiva di amici: 7 i feriti

Una comitiva si attarda lungo la strada, mostrandosi disinteressata all’auto in attesa. L’automobilista accelera, ferisce sette persone, scappa e poi chiama i soccorsi: “mi è scappato il piede sull’acceleratore”.
A cura di Redazione
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"È incredibile che nessuno sia rimasto ucciso, ma la testa di una delle vittime era davvero vicina alle ruote. Bastava poco perché dovessi rispondere di omicidio". A parlare è il giudice della corte di Southampton, Gary Burrell, che si rivolge a Mahibur Rahman, condannato a sei anni di carcere. Alle 00.30 circa del 15 marzo del 2015 l'uomo investe con la sua Bmw una comitiva di amici, riunitasi per festeggiare un compleanno. Rahman, alla guida della sua vettura, era in compagnia dell'amico di sempre Alex Stanek e stava cercando parcheggio in zona per recarsi poi in un nightclub. Il gruppo di amici era uscito da poco da un locale e ostruiva il passaggio dell'auto di Rahman. Dalle telecamere di sorveglianza sembra che la comitiva, inizialmente poco cooperativa, stia finalmente liberando la strada, quando Rahman accelera e falcia il gruppo, ferendo sette persone. L'automobilista prosegue lungo la strada, inseguito a piedi da alcuni ragazzi. Dopo poco è lo stesso Rahman a chiamare il 999, chiedendo se fosse necessario tornare sul luogo dell'incidente perché gli era "scivolato" il piede sull'acceleratore e aveva causato dei feriti.

Il colpevole. Secondo l'amico del colpevole, Stanek, il temperamento di Rahman era cambiato di recente a causa del deterioramento delle condizioni mediche legate alla sua colite ulcerosa, fino a portarlo ad una forma di depressione. Nonostante la tesi dell'incidente perorata dal colpevole, il giudice si è risolto per l'intenzionalità: "Hai deliberatamente guidato – sostiene il giudice Burrell – in mezzo ad una folla di giovani innocenti". I feriti sono stati sette, di cui due in gravi condizioni, ma nessuno all'interno di quel gruppo di amici, prosegue il magistrato, "potrà mai dimenticare quello che è successo quella notte". Oltre ai danni fisici e materiali, il giudice fa dunque riferimento anche a quelli psicologici. Rahman non ha rilasciato dichiarazioni, ma il suo avvocato assicura che l'assistito avrebbe riconosciuto di aver commesso un "grottesco errore di giudizio", che "ha avuto conseguenze catastrofiche".

Le vittime. Tra i sette feriti, uno non fa parte della comitiva di amici. Si tratta di Michael Penn, buttafuori trentasettenne del locale che, a seguito delle ferite, non ha potuto lavorare per diversi mesi. Sottoposto ad intervento chirurgico per ricostruire entrambe le ginocchia, l'uomo ha dovuto lasciare definitivamente lo sport e le arti marziali. Anche Tom Bevis, 27 anni, ha dovuto abbandonare l'attività sportiva, rinunciando a correre e ad andare in bicicletta. È tornato a vivere con in propri genitori, non potendo più vivere da solo. Lucy Cutler, 22 anni, adesso ha delle placche di metallo inserite nell'anca e ora deve eseguire un nuovo intervento alla mascella. Josh Blyth, 25 anni, sul momento aveva perso i sensi e in ospedale ha appreso di aver riportato danni al collo e alle vertebre basse.

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