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India, sentenza storica: una ragazza madre ottiene la tutela della figlia

La Corte Suprema di Nuova Delhi rompe tabù legale: dopo essersi vista più volte rifiutata la richiesta, la donna ha fatto ricorso sostenendo che il padre non sapeva neanche dell’esistenza del bambino.
A cura di B. C.
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Ad una ragazza madre è stata concessa la tutela della propria figlia senza che questa rivelasse l'identità del padre. Nulla di nuovo se non fosse che è avvenuta in India per quella che rappresenta una storica sentenza pronunciata dalla Corte Suprema.  I giudici hanno così spezzato un tabù legale che prevedeva il consenso del padre prima di richiedere l’affidamento di un bimbo nato fuori dal matrimonio. Secondo quanto riporta Times of India, la ragazza aveva presentato di tutela della figlia ad un tribunale all’Alta Corte di Delhi. E altrettante volte se l’era vista respingere. Alla fine la Corte Suprema dell’India ha deciso di assecondare la sua domanda, in nome del “benessere della bambina”.

I giudici Vikramjit Sen e Abhay Manohar Sapre hanno deciso di dare priorità alla “felicità della figlia, nella convinzione che il nome paterno avrebbe fatto poca differenza”. La madre, inoltre, ha sempre rimarcato durante il dibattuto caso legale, che il padre della bambina non ha mai saputo dell’esistenza della stessa. La sentenza è stata celebrata da avvocati e attivisti per i diritti delle donne hanno accolto favorevolmente il verdetto definendolo "progressista" per una nazione come l’India, che suo malgrado negli ultimi anni è stata menzionata troppo spesso per i feroci stupri, spesso di gruppo, soprattutto a danno di donne molto giovani. L’ultimo, più drammatico, risale allo scorso maggio quando una 15enne fu violentata e ricattata ripetutamente da un gruppo di uomini del suo villaggio e bruciata viva in seguito ad un rifiuto.

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