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India, sei persone uccise dalla folla perché sospettate di rapimento di bambini

Impotente la polizia, che si è vista respinta e privata dei mezzi di trasporto, dati alle fiamme.
A cura di Redazione
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Una jeep bruciata dalla folla.
Una jeep bruciata dalla folla.

Giovedì 18 maggio, in India, sei persone sono state picchiate a morte da una folla inferocita, che accusava le vittime di rapire e gestire un traffico di bambini. Un fenomeno, quello del rapimento dei minori, che è una delle piaghe di alcune regioni dell'India, in cui i bambini vengono sottratti alle famiglie di origine e assegnati ad un destino crudele, quale pedopornografia, prostituzione, lavoro minorile, racket e mutilazioni utili ad impietosire in caso di mendicità.

Gli episodi di violenza, come riportato dall'emittente indiana NDTV, sono stati due, uno nel distretto orientale di Singbhum dove tre uomini – Vikas Kumar Verma, Gautam Kumar Verna e Gangesh Gupta – sono stati trascinati fuori casa e picchiati a morte, mentre una quarta persona, una donna, è stata violentemente aggredita. Il secondo caso è a Singbhum, nel distretto di Jharkhand, dove tre commercianti di bestiame hanno subito lo stesso linciaggio mortale. In entrambi i casi impotenti gli agenti di Polizia, che – nel tentativo di proteggere i sei sospettati – sono stati anch'essi aggrediti. Una violenza estesa anche alle Forze dell'ordine che si sono viste bruciare auto e jeep.

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