23 CONDIVISIONI

Indagato il sottosegretario allo sviluppo economico: “Favori a Cuffaro”

Simona Vicari è finita nel mirino della Procura antimafia di Roma insieme ad altri politici. Avrebbe “curato” gli affari di Cuffaro, detenuto nel carcere di Rebibbia.
A cura di D. F.
23 CONDIVISIONI
Immagine

L'ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, detenuto nel carcere di Rebibbia per favoreggiamento aggravato, avrebbe ricevuto visite "sospette". Secondo l'antimafia di Roma Simona Vicari, alfaniana della prima ora e sottosegretario allo Sviluppo economico con delega anche alla lotta alla contraffazione, avrebbe contraffatto le sue visite in carcere a Cuffaro. La donna è finita sotto inchiesta della Procura della Capitale insieme ad altri cinque politici. Secondo Il Fatto Quotidiano, che per primo ha dato la notizia, l'ipotesi di reato è di concorso in falso, ma la posizione della Vicari potrebbe aggravarsi ulteriormente perché grazie a queste visite Cuffaro avrebbe curato i suoi interessi in campo immobiliare.

Gli inquirenti stanno analizzando nel dettaglio i primi due anni di visite a Totò Cuffaro nel penitenziario di Rebibbia da parte di una decina di esponenti politici siciliani, compresa Simona Vicari. Gli indagati in totale sarebbero una ventina: da quanto si apprende i politici avrebbero accompagnato alle visite uomini di fiducia dell'ex governatore, incaricati di ricevere le direttive sullo spostamento di svariate sue proprietà. Oltre a Simona Vicari hanno ricevuto un avviso di garanzia anche Giuseppe Firrarello e Pippo Gianni. Il primo è stato un senatore di Forza Italia fino alla scorsa legislatura ed è considerato un collettore di voti nella zona di Catania. Il secondo è un ex deputato che ha militato in Forza Italia, Udc, Pid ed ottenuto un seggio nell'assemblea regionale siciliana nelle fila del Centro democratico di Bruno Tabacci.

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views