Indagato il sottosegretario allo sviluppo economico: “Favori a Cuffaro”
L'ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, detenuto nel carcere di Rebibbia per favoreggiamento aggravato, avrebbe ricevuto visite "sospette". Secondo l'antimafia di Roma Simona Vicari, alfaniana della prima ora e sottosegretario allo Sviluppo economico con delega anche alla lotta alla contraffazione, avrebbe contraffatto le sue visite in carcere a Cuffaro. La donna è finita sotto inchiesta della Procura della Capitale insieme ad altri cinque politici. Secondo Il Fatto Quotidiano, che per primo ha dato la notizia, l'ipotesi di reato è di concorso in falso, ma la posizione della Vicari potrebbe aggravarsi ulteriormente perché grazie a queste visite Cuffaro avrebbe curato i suoi interessi in campo immobiliare.
Gli inquirenti stanno analizzando nel dettaglio i primi due anni di visite a Totò Cuffaro nel penitenziario di Rebibbia da parte di una decina di esponenti politici siciliani, compresa Simona Vicari. Gli indagati in totale sarebbero una ventina: da quanto si apprende i politici avrebbero accompagnato alle visite uomini di fiducia dell'ex governatore, incaricati di ricevere le direttive sullo spostamento di svariate sue proprietà. Oltre a Simona Vicari hanno ricevuto un avviso di garanzia anche Giuseppe Firrarello e Pippo Gianni. Il primo è stato un senatore di Forza Italia fino alla scorsa legislatura ed è considerato un collettore di voti nella zona di Catania. Il secondo è un ex deputato che ha militato in Forza Italia, Udc, Pid ed ottenuto un seggio nell'assemblea regionale siciliana nelle fila del Centro democratico di Bruno Tabacci.