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Incidenti a Rimini e Foligno: morte 2 donne, fermati i presunti pirati della strada

Due donne sono morte in altrettanti incidenti stradali procurati negli ultimi giorni da pirati della strada. Oltre alle due vittime altre donne sono rimaste ferite: una è ricoverata in gravi condizioni.
A cura di Susanna Picone
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Tra giovedì e sabato scorso due donne sono state uccise in due diversi incidenti stradali avvenuti a Rimini e a Foligno. In entrambi i casi i presunti responsabili sono stati arrestati qualche ora dopo i fatti. Il primo incidente è stato quello di Rimini, dove giovedì scorso un uomo ha investito tre donne uccidendone una, una anziana in carrozzina. Sabato sera invece l’incidente a Foligno, dove una donna è morta e una sua amica è rimasta ferita. Quest’ultima sarebbe in gravi condizioni.

L’incidente di Rimini: si è consegnato un 45enne italiano – L’uomo che giovedì scorso ha investito tre donne uccidendone una a San Giovanni in Marignano è un 45enne della zona che lavora come cuoco che si sarebbe consegnato spontaneamente ma fuori i limiti di legge e che quindi è stato arrestato dalla polizia stradale di Rimini. La Stradale era già sulle sue tracce: l’uomo, che guidava una Xsara, era scappato dopo l’incidente.  Gli agenti lo avevano già identificato ascoltando i testimoni che il giorno del tragico incidente stradale avevano visto e chiamato i soccorsi.

L’incidente di Foligno: preso un 26enne macedone – Il secondo incidente mortale degli ultimi giorni è avvenuto sabato serata a Sant’Eraclio di Foligno, dove un uomo alla guida di una Bmw ha investito due donne che attraversavano la strada. Una delle due donne – una 60enne – è morta mentre l’altra, una 61enne, è rimasta gravemente ferita e attualmente è ricoverata in ospedale. Dopo l’impatto la vettura ha continuato la sua corsa. Il presunto pirata della strada arrestato è un macedone di 26 anni con regolare permesso di soggiorno residente da tempo a Foligno. L’uomo è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Sono in corso accertamenti per stabilire se il 26enne fosse sotto l’effetto di droga o alcol al momento dell’incidente mortale.

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