1.836 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Inchiesta Mose, la Camera vota per l’arresto dell’ex ministro Galan

I deputati hanno votato sì all’arresto del parlamentare di Forza Italia, nel quadro dell’inchiesta della procura di Venezia sul Mose. La sua prima reazione: “Sono incazzato”.
A cura di Biagio Chiariello
1.836 CONDIVISIONI
Immagine

Ore 21.30 – Notificato arresto in carcere. È stata subito notificata dalla Guardia di Finanza a Giancarlo Galan l'ordinanza di custodia in carcere emessa dal Gip di Venezia il 4 giugno scorso. Davanti alla casa a Cinto Euganeo (Padova) sono arrivati in serata i finanzieri e un’autoambulanza. Galan, secondo quanto si apprende, è stato portato nel carcere milanese di Opera che ha una struttura infermieristica adeguata alle cure di cui necessita il politico. In serata Galan ha ricevuto una telefonata di solidarietà da parte di Silvio Berlusconi.

Ore 15.45 – Le reazioni di Galan: "Sono incazzato e sapete benissimo con chi": lo ha detto Galan uscendo in carrozzina dall'ospedale di Este, dove era ricoverato. E' quindi salito su un'ambulanza che si è allontanata forse diretta verso casa a Cinto Euganeo.

Con 395 sì la Camera dei Deputati ha votato per il via libera all'arresto di Giancarlo Galan, coinvolto nell'inchiesta Mose.  In precedenza Montecitorio aveva decretato che non ci sarebbero stati ulteriori rinvii (in questo caso il voto sarebbe stato posticipato di una settimana) alla decisione dei parlamentari sul caso Galan. C’è da dire che in extremis l’ex ministro accusato di corruzione aveva tentato di giocare ieri l'ultima carta per rinviare il voto per la terza volta: un certificato medico che fissava in 40 giorni la prognosi che lo ha costretto in ospedale a Este, per una tromboflebite legata all'ingessatura di una gamba. I legali di Galan ora chiederanno gli arresti domiciliari per il loro assistito. Lo ha annunciato l'avvocato Antonio Franchini, che è andato a trovare il suo assistito, ricoverato in ospedale ad Este.

Richiesta di rinvio declinata dalla Camera

Il terzo rinvio era stato respinto, con 289 voti di differenza, dalla stessa Camera. La richiesta di rimandare la decisione era stata presentat dal capogruppo di FI, Renato Brunetta, per poter permettere al parlamentare accusato di "essere presente alla discussione sulla autorizzazione sulla sua custodia in carcere". Contro il rinvio si sono espressi il Pd, Sel e il M5S. A favore hanno votato FI ed Ncd. I deputati di Scelta civica e di Fdi si sono astenuti.

Le accuse contro Galan

Galan è accusato dalla Procura di Venezia di aver ricevuto fondi illeciti per almeno 800mila euro dal Consorzio Venezia Nuova per agevolare le varie fasi del Mose – il sistema di dighe mobili contro l’acqua alta, un affare da oltre 5 miliardi di euro – in cambio di denaro. Addirittura la sua ex segretaria Claudia Minutillo, avrebbe parlato di uno “stipendio fisso” ricevuto dal deputato di Fora Italia davanti ai pm. All’ex presidente del Veneto sono contestati anche altre consegne di denaro e la ristrutturazione di una villa a Cinto Euganeo. Nell’ambito del caso Mose sono emersi anche affari da decine di milioni di euro della famiglia Galan in Indonesia, nel settore gas.

1.836 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views