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Incendio Londra, è ufficiale: il materiale usato per rivestire il grattacielo era proibito

A confermare l’ipotesi che circolava da giorni sui media inglesi è il ministro dell’Economia, Philip Hammond: “Si tratta di un materiale altamente infiammabile e vietato in Europa, nel Regno Unito e negli Usa”.
A cura di Ida Artiaco
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Il materiale utilizzato come rivestimento della Grenfell Tower di Londra era proibito. I media britannici già ne parlavano da giorni, ma ora arriva l'ufficialità direttamente dal ministro dell'Economia britannico Philip Hammond. Per questo la struttura è stata vittima di un devastante incendio che, divampato all'undicesimo piano, si è presto diffuso, provocando la morte accertata di 30 persone, tra cui gli italiani Marco Gottardi e Gloria Trevisan. Le fiamme si sarebbero, dunque, propagate rapidamente perché il rivestimento della torre conteneva polietilene, un materiale infiammabile, il cui utilizzo è vietato, ha sottolineato Hammond, "in Europa, nel Regno Unito e negli Stati Uniti".

Sono ancora 58 le persone che risultano disperse nell'incendio e a questo punto vengono considerate morte, ha annunciato in conferenza stampa il capo della polizia di Londra, Stuart Cundy, aggiungendo che i dispersi potrebbero essere di più dal momento che è possibile che all'interno del palazzo si trovassero anche degli ospiti. Intanto, il leader dei Laburisti Jeremy Corbin insiste sulla proposta di ospitare i sopravvissuti al rogo nelle molte case londinesi lasciate sfitte da investitori che puntano su un mercato immobiliare altamente speculativo. Ma la proposta sembra non aver convinto la premier Theresa May che, tuttavia, ha diffuso una dichiarazione in cui ha ammesso che "il sostegno sul terreno alle famiglie che avevano bisogno di aiuto o di informazioni di base, nelle prime ore dopo questo disastro scioccante, non è stato sufficientemente buono".

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