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Incendio Londra, almeno 30 i morti accertati. La Regina sul luogo della tragedia

L’ultimo bilancio fornito da Stuart Cundy, comandante della polizia della Capitale. Una ventina i ricoverati, tra cui diverse persone in condizioni critiche. Nessuna notizia di Gloria Trevisan e Marco Gottardi.
A cura di Susanna Picone
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L’ultimo bilancio fornito da Stuart Cundy, capo operazioni di Scotland Yard, riguardo lo spaventoso rogo alla Grenfell Toweer di Londra è di trenta vittime accertate. I feriti tuttora ricoverati sono 20, alcuni dei quali in gravi condizioni. Ci sono poi le tante persone ancora disperse, compresi i due ragazzi italiani Gloria Trevisan e Marco Gottardi. Secondo la Bbc, sono almeno 76 le persone contate come “disperse”, precisando che nella cifra risultano compresi i 17 già conteggiati come morti sicuri. Ieri i vigili del fuoco al lavoro nel grattacielo londinese hanno ammesso di non aver più alcuna speranza di trovare altri sopravvissuti. Il numero delle vittime è insomma destinato ancora a salire. "C'è il rischio che non saremo in grado di identificare tutti", aveva dichiarato inoltre Cundy, esprimendo poi la speranza che il numero finale delle vittime "non sia di tre cifre".

La visita della Regina Elisabetta – Intanto questa mattina la regina Elisabetta e il principe William sono arrivati nella zona della Grenfell Tower per incontrare le persone coinvolte nell'incendio e i tanti volontari che stanno lavorando in un centro di assistenza ricavato nel Westway Sports Centre. La sovrana britannica ha anche esaltato il coraggio dei pompieri. Nel frattempo la premier Theresa May, criticata molto nella giornata di ieri, ha visitato in ospedale alcuni dei feriti nell'incendio.

Le polemiche dopo lo spaventoso incendio di Londra – Intanto resta alta la polemica sulla sicurezza del grattacielo andato a fuoco. Il rivestimento finito sotto accusa nell'incendio – è quanto rivela il Times – era stato vietato negli Stati Uniti per l'utilizzo negli edifici alti. Un venditore ha spiegato al giornale britannico che questa versione è vietata negli edifici che superano i 12 metri a causa del loro rischio di infiammabilità. La versione più economica dei pannelli viene quindi scelta per piccole strutture commerciali e non per condomini o ospedali.

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