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Incendio in un condominio a Milano: un morto, 10 persone ferite

tragico incendio in Via Fulvio Testi a Milano: nel condominio al civico 87 è divampato un incendio dove ha perso al vita un transessuale e altre persone sono rimaste ferite .
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morto un trans

Un "inferno di cristallo": questo il commento che ricorre nelle reazioni  a caldo degli inquilini scampati al tragico incendio di Via Fulvio Testi, a Milano. L'incendio è divampato all'interno dello stabile, situato al civico 87 della via in questione, e precisamente nei pressi della scala B alle ore 12 di stamane. La portata dell'incendio è stata piuttosto consistente, tant'è che le fiamme hanno raggiunto velocemente il quinto piano: per la pressione e il calore delle fiamme i vetri nella tromba delle scale sono finiti in frantumi.

A lanciare l'allarme è stata una signora residente al quarto piano; sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco che hanno domato l'incendio. Purtroppo però, secondo quanto si apprende dal bilancio fornito dal 118, una persona ha perso la vita durante l'incendio mentre 6 persone hanno riportato delle ustioni e 4 sono rimaste intossicate dalla coltre di fumo sprigionata dalle fiamme. Attualmente, secondo fonti di agenzia (ANSA) due persone sono state trasferite all'Ospedale Niguarda, tre al San Raffaele (tra cui una bambina di 5 anni) e uno al Fatebenefratelli; le  quattro persone che hanno inalato fumo, invece, sono state ricoverate presso il presidio sanitario di Cinisello Balsamo. Nonostante  la gravità dell'avvenimento, quella di Milano è una tragedia  che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi di quelle registrate; il condominio di via Fulvio Testi, infatti, è abitato da circa 150 persone.

Gli inquirenti non sono ancora in grado di chiarire la causa che ha determinato l'incendio, ad ogni modo si esclude con ampia probabilità che si sia trattato di un'esplosione.  A perdere la vita durante l'incendio è  stato un trentanovenne di nazionalità peruviana: Eddy Jovanni Riofano Pajueloma. Dai primi accertamenti è risultato che i proprietari dell'appartamento nel quale la vittima risiedeva non sarebbero in Italia, ma in Brasile e, probabilmente, sebbene la cosa sia ancora da accertare, l'uomo non era in possesso di regolare permesso di soggiorno.

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