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Incendio di Città della Scienza, un custode indagato per rogo doloso

L’uomo la notte dell’incendio era in servizio al polo di divulgazione scientifica di Napoli e per il momento resta l’unico indagato.
A cura di Antonio Palma
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Potrebbe essere ad una svolta l'inchiesta giudiziaria sull’incendio di Città della Scienza a Napoli che nel marzo del 2013 distrusse gran parte dell'area scientifica di Bagnoli. Per il rogo infatti risulta indagato uno dei vigilantes del complesso partenopeo che era in servizio la notte dell'incendio. L’accusa per il custode  è di incendio doloso aggravato dalla finalità camorristica. L’uomo per il momento sarebbe l’unico indagato ed è stato già interrogato dai magistrati. Il vigilantes è stato messo a confronto con un collega e nel corso dell’interrogatorio sarebbero emerse delle contraddizioni tali da convincere i Pm ad iscriverlo nel registro degli indagati. La sua iscrizione nel registro degli indagati risale a qualche giorno fa, ma è venuta alla luce solo oggi in concomitanza con l’acquisizione di una serie di documenti da parte della Digos presso l'ufficio controllo di spesa della Regione Campania relativi al periodo 2007-2013. L’inchiesta sul rogo che devastò il polo di ricerca e divulgazione scientifica di Bagnoli si sta concentrando infatti anche su presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici.

Continuano le indagini sull'incendio di Città della Scienza

I pm Michele Del Prete e Ida Teresi, titolari dell’inchiesta, stanno cercando di individuare non solo gli esecutori, ma anche gli eventuali mandanti dell’incendio di Città della Scienza e soprattutto il movente. Per questo motivo gli inquirenti stanno seguendo tutte le piste possibile, non escludendo la pista interna. L’ipotesi che sta prendendo piede, infatti, è quella di un intreccio tra movente interno e gli affari della camorra. L’acquisizione dei documenti in particolare è stata decisa proprio dopo la scoperta di alcune irregolarità riscontrate nei conti a seguito di investigazioni su una pista economico-finanziaria e sulla crisi che viveva Città della Scienza. Le indagini sembrano tutt’altro che semplici visto che sull’incendio non c’è stata alcuna segnalazione da parte di cittadini, né alcun  racconto utile ai fini dell’inchiesta.

Il Cipe stanzia 33milioni per la ricostruzione di Città della Scienza

Intanto per Città della Scienza si muove anche l'Unione europea e il Governo italiano. Per quanto riguarda l'Esecutivo, la seconda seduta del Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha appena stanziato 33,4 milioni di euro destinati alla ricostruzione della Città della Scienza di Bagnoli. In Europa invece, dove il Parlamento europeo ha dedicato anche una seduta a Città della Scienza, si è appena costituito un comitato internazionale pro Città della Scienza, promosso dal premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, e a cui hanno già aderito molte personalità del mondo scientifico europeo.

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