“In valigia ho una grappa che è una bomba”, all’aeroporto di Venezia scatta l’allarme

In un periodo ricco di tensione e paura per possibili attentati terroristici e sempre bene non lanciarsi in atteggiamenti che possono apparire una minaccia agli altri, ma è meglio anche non pronunciare parole che possono scatenare panico immotivato, soprattutto se ci si trova in luoghi considerati sensibili. Lo sa bene un passeggero in partenza dallo scalo aeroportuale di Venezia, che dialogando di fatti personali con la sua compagna ha fatto scattare un allarme bomba a bordo con tutte le conseguenze del caso. Come racconta il quotidiano La Nuova Venezia, è quanto accaduto sabato mattina su un volo della compagnia Air Canada in partenza da Venezia con destinazione Toronto.

"Nella valigia che è in stiva ho una grappa artigianale che è una bomba, speriamo non me la blocchino” avrebbe riferito il viaggiatore, un italo canadese di 70 anni. Parole che però hanno messo in allarme un altro passeggero che, pur non avendo ben compreso il senso completo della frase, ha ascoltato le parole “bomba” e “stiva” e ha pensato di allertare immediatamente il personale di bordo. La segnalazione ha fatto scattare immediatamente l'allerta terrorismo all'aeroporto Marco Polo e tutti i 261 passeggeri che si erano appena imbarcati soni stati fatti scendere per i controlli del caso.

Anche i bagagli della stiva sono stati scaricati di nuovo a terra per essere controllati uno a uno dagli artificieri e l'allarme è rientrato solo quando il 70enne, ascoltato dalla polizia, ha ricordato di essersi riferito alla grappa come a una bomba per la bontà e la qualità, non certo perché esplosiva. Alla fine l'aereo è potuto ripartire solo nel pomeriggio.